Reggio Calabria, il self-service si sblocca per un guasto: stazione di servizio presa d’assalto, centinaia in fila per rubare la benzina. Partita maxi denuncia

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Reggio Calabria, in centinaia hanno rubato quasi 20 mila euro di carburanti nella notte tra 29 e 30 giugno presso la stazione di servizio di Massimo Masucci a Ravagnese: i Carabinieri stanno identificando i ladri, che per evitare la denuncia penale possono comunque tornare a pagare

L’aumento del costo dei carburanti ha trasformato la benzina in un bene sempre più ambito, anche se non pensavamo che questo potesse addirittura determinare assalti criminali alla stregua di quelli storicamente orchestrati ai danni delle gioiellerie. Ebbene, nella notte tra 29 e 30 giugno a Reggio Calabria è successo anche questo: centinaia di persone hanno letteralmente preso d’assalto la stazione di servizio dell’ENI di Ravagnese, molto nota in città per la brillante e poliedrica gestione di Massimo Masucci che ha reso il distributore di carburanti in un punto di riferimento per il quartiere con officina, autolavaggio, tavola calda, bar, edicola, tabacchino e molto altro. Non è bastato, però, a scoraggiare centinaia di persone, in gran parte ragazzini, che si sono accalcate in fila per rubare la benzina, scherzando e gridando euforici, soltanto perché le pompe si erano sbloccate a causa di un guasto. Circostanza che aveva fatto dimenticare ai novelli ladri che usufruire di un bene senza pagarlo rappresenta a tutti gli effetti un furto, e lo sblocco delle pompe non autorizzava alcuno a prendere la benzina senza pagarla.

Il tam-tam è partito con il passa parola: i primi sono arrivati regolarmente a fare benzina e quando hanno visto che le pompe erano sbloccate, ne hanno approfittato spargendo la voce tra amici e parenti. Tra le 22 della sera di mercoledì 29 e le 3 della notte di giovedì 30 in centinaia si sono accalcati con auto, scooter e persino bidoni, per approfittare del guasto tecnico. Guasto provocato tra l’altro dai continui salti di corrente legati ai lavori pubblici in corso a Ravagnese. Una vera e propria beffa per i gestori della stazione di servizio. Ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati i Carabinieri che, in un regolare servizio di pattugliamento della zona, si sono insospettiti per l’insolita fila notturna presso la stazione di servizio con tanto di urla festanti da parte dei molti ragazzini che stavano riempiendo i serbatoi gratuitamente. All’intervento dei Carabinieri molti sono fuggiti vigliaccamente, altri sono stati identificati. Gli stessi Carabinieri hanno contattato la famiglia Masucci che, nel cuore della notte, è stata svegliata di soprassalto dalle forze dell’ordine che avvisavano: “vi stanno rubando tutto“. Non sono stati momenti entusiasmanti per i Masucci, che si sono precipitati sul posto e hanno bloccato le pompe e dopo un iniziale momento di scoramento, hanno intrapreso tutte le attività necessarie a recuperare le somme perdute.

In base ai primi calcoli, alla stazione di servizio è stata sottratta una quantità di benzina di quasi 20 mila euro. Grazie alle 27 telecamere di videosorveglianza, però, è stato possibile ricostruire l’accaduto minuto per minuto, identificando uno ad uno tutti i ladri. I gestori hanno presentato regolare denuncia ai Carabinieri, che adesso stanno vagliando le immagini delle telecamere appositamente consegnate. L’iter è già avviato e si procederà con una denuncia penale per furto, a cui però i più intelligenti potranno sottrarsi semplicemente presentandosi da Masucci e pagando tutta la benzina rubata. Da ieri mattina, infatti, soprattutto molti genitori di ragazzini si stanno presentando presso il distributore per pagare e chiedere scusa rispetto al comportamento immaturo dei figli, rimediando all’errore ed evitando la denuncia. E’ anche possibile che tra la miriade di ladri ci sia stato qualcuno che ha fatto benzina per necessità e, visto lo sblocco delle pompe, non poteva pagare la merce al momento e quindi sta adesso tornando per saldare il proprio debito: in questo caso eviterà la denuncia grazie alla liberatoria che gli stessi gestori della stazione di servizio presenteranno ai Carabinieri con l’elenco di coloro che hanno pagato, e quindi non verranno denunciati.

L’augurio è che siano in tanti, affinché possano rimediare a quello che, visti gli importi comunque esigui (qualcuno ha rubato persino 5 euro di carburante), e vista la vittima del furto che non è una multinazionale miliardaria, oltre all’episodio increscioso in sé rappresenta anche uno dei punti più bassi della storia sociale di questa città.

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