Messina, Bisignano sul referendum di Montemare: “no alla disgregazione e all’indebolimento della Città Metropolitana, sì al rafforzamento delle circoscrizioni” [INTERVISTA]

StrettoWeb

Messina, Bisignano a StrettoWeb: “il Sindaco De Luca ha svilito e mortificato il ruolo delle Circoscrizioni destinando delle somme per interventi vari ad alcune Società partecipate”

Michele Bisignano è stato assessore della Provincia di Messina, è animatore del gruppo di iniziativa civica “RispettoMessina”, grazie alla sua esperienza è tra i maggiori conoscitori delle dinamiche politiche e sociali dell’Area dello Stretto e della Città Metropolitana peloritana. In una chiacchierata ai microfoni di StrettoWeb, abbiamo discusso del referendum di Montemare e sul ruolo delle circoscrizioni.

Dott. cosa pensa del referendum per la “secessione” di Montemare?

“Io credo sia assolutamente impensabile disgregare e indebolire la città di Messina e l’intero territorio metropolitano. E comunque si potrebbe prospettare un avvio caratterizzato da grandi difficoltà per una nuova realtà che nascerebbe senza risorse, senza organizzazione e senza strutture, a prescindere dall’eventuale elezione di un sindaco e di un consiglio comunale con l’utilizzazione dei servizi della città dalla quale si è distaccata (vedi acqua, servizio rifiuti e trasporti). Per questo motivo, sarà fondamentale per i cittadini messinesi recarsi al seggio, quando si svolgerà il referendum. Ogni singolo voto risulterà fondamentale per evitare un errore che potrebbe avere delle negatività sull’intera città. Inoltre la nascita del nuovo Comune rappresenterebbe il colpo di grazia per quei vasti territori, che essendo diversi tra loro dovrebbero trovare risposte adeguate alle loro esigenze specifiche. Un nuovo Comune che comunque costituirebbe ulteriori costi per la spesa pubblica. Messina potrà uscire dalla sua crisi decennale e lanciarsi verso il futuro solamente se unita”

In sostanza Lei dice, no alla nascita del nuovo comune, sì al rafforzamento delle circoscrizioni…

“Proprio così. Il Consiglio Comunale ha approvato un regolamento per le Circoscrizioni e dato un indirizzo per l’utilizzo di somme inserite nel Bilancio per destinarle alle istituzioni decentrate per interventi nei vari territori, e che si sarebbero svolti sotto il controllo dei dirigenti comunali, e quindi sotto il controllo pubblico. Il Sindaco De Luca, invece, ha svilito e mortificato il ruolo delle Circoscrizioni destinando delle somme per interventi vari ad alcune Società partecipate, che non sono sottoposte al controllo della Dirigenza del Comune. Società partecipate che, notoriamente, sono gestite e controllate da persone di totale fiducia politica e personale del Sindaco.

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