La gaffe nordista di Luigi Brugnaro: “ho visto dei calabresi lavorare, facevano anche lo scontrino”

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I calabresi lavorano e fanno anche lo scontrino. Lo scivolone in salsa nordista del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, presidente di Coraggio Italia

Un mare bellissimo e le alte temperature spingerebbero pure la gente a passare tutto il giorno in spiaggia a non fare niente, ma anche in Calabria non si è ancora trovata l’alternativa al lavoro per sopravvivere. Dunque anche in Calabria si lavora, duramente, come nel resto d’Italia. È un pregiudizio che si fa fatica ad estirpare: il Nord lavoratore che paga il Sud nullafacente. Pregiudizio che quando passa, sicuramente senza la minima malizia, dalla bocca di un politico si trasforma in uno scivolone in salsa nordista.

Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia e presidente di ‘Coraggio Italia‘, era presente oggi a Catanzaro per una conferenza stampa con il sindaco Sergio Abramo che ha aderito al partito politico di Brugnaro e del governatore della Liguria Toti. Parlando con i giornalisti, Brugnaro ha sottolineato come anche in Calabria si lavori, lo ha visto con i suoi stessi occhi: “non facciamo proclami, lavoriamo con la gente che fa lavorare gli altri. Per costruire il lavoro non basta dirlo, bisogna farlo e lo fanno gli imprenditori. Il pubblico deve costruire le condizioni ma è l’impresa quella che cammina. L’impresa è fatta dall’imprenditore, dai collaboratori e dai dipendenti, è una famiglia, è una persona giuridica quando la fai nascere, la Spa, la Srl. E’ questo che va fatto, e per farlo bisogna partire dai calabresi, partire dalle migliori condizioni che ci sono. Scusate l’esempio ma è pratico: questa estate qui, mentre facevo campagna elettorale, una domenica ho visto dei bambini che giocavano sulle onde e vedevo questi ragazzi che avevano questi salvagenti, hanno lavorato sotto il sole, saranno stati 40 gradi, non avete idea di quanto hanno lavorato. Hanno guadagnato legittimamente, facevano lo scontrino. Li ho guardati tutto il giorno. Altroché se lavorano i calabresi: dagli da lavorare e poi vedi se i calabresi lavorano. Io lo testimonio perché li ho visti. Dobbiamo fare progetti che coinvolgono i giovani in questo i futuro, è l’unica strada da fare“.

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