Lipari, l’isola “dolce”: aria di normalità e spiagge affascinanti nel cuore dell’arcipelago delle Eolie [FOTO]

Lipari
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Storia e origini di Lipari, l’isola più grande dell’arcipelago delle Eolie: dalle affascinanti spiagge ai luoghi della movida

La più grande, una delle più vicine a Milazzo (dopo Vulcano) e la più “normale”. Così si potrebbe descrivere Lipari, una delle isole dell’arcipelago delle Eolie. Perché la più “normale”? Perché forse è il giusto compromesso, la giusta via di mezzo, tra tutte le altre. E’ più vicina a una cittadina vera e propria, dall’alto dei suoi circa 10-12 mila abitanti, è possibile transitare anche con le auto ed è dotata di tutti quei servizi essenziali di cui usufruiscono anche le isole minori come Panarea e Stromboli, ad esempio, che sono più luoghi da “mordi e fuggi”, da “una giornata e via”. A Lipari, invece, si può vivere tutto l’anno. Lipari, insomma, è più “a misura d’uomo”.

Lipari può essere definita “l’isola dolce”. In origine, infatti, si chiamava Meligunis, dal greco “dolce”, appunto. E’ infatti dolce, gentile, l’isola di Lipari. Ti accoglie, ti cattura, dall’alto delle sue affascinanti spiagge. Le spiagge bianche, ad esempio, contraddistinte dalla particolarità dei fondali, segnati dalla precedente attività vulcanica. Come tutte le altre isole dell’arcipelago eoliano, infatti, anche Lipari è il risultato di numerose eruzioni vulcaniche succedutesi nel corso dei millenni. L’ultima, avvenuta nel 1230, fa sì che possa essere considerata tutt’oggi un vulcano attivo, seppur in fase quiescente. Non solo antica Meligunis greca, però. Lipari in antichità era nota anche col nome Lipara, dal greco grasso, ricco, inteso come grandezza ed estensione.

L’isola è suddivisa nei tre comuni di Santa Marina Salina, Malfa e Leni ed è rappresentata dai paesini di Acquacalda, Canneto, Pianoconte e Quattropani. La vetta più elevata è il Monte Chirica, dall’alto dei suoi 602 metri di altezza. A livello paesaggistico, come prima accennato, a farla da padrone sono le bellissime spiagge. La spiaggia bianca ai piedi delle cave di pomice, da cui si estrae la nota tipologia di pietra, ma anche Pietra Liscia, Porticello, Punta Castagna, frequentata per le attività di snorkeling, o la spiaggia del Gabbiano. Sempre restando in tema “turistico”, per chi pensasse ad una passeggiata, o semplicemente volesse vivere la movida di Lipari, è consigliabile la baia di Marina Corta, che pullula di bar e locali di ogni tipo. La via più frequentata, quella del vero e proprio centro, invece, è il Corso Vittorio Emanuele. Da Via Garibaldi, poi, ci si ricongiunge con uno dei simboli dell’isola, il Castello di Lipari, ma anche con Piazza Ugo di Sant’Onofrio, appunto la già citata Marina Corta. A Marina Corta si alterna anche Marina Lunga, rappresentato dal lungomare che collega Lipari con Canneto.

Dal punto di vista culturale non si può non nominare il Museo archeologico regionale eoliano, che si trova proprio all’interno del Castello di Lipari. Qui vi è tenuta la raccolta delle testimonianze e dei reperti storici di tutte le isole che compongono l’arcipelago delle Eolie. Tra materiali funerari, vasi, ceramiche, maschere teatrali.

Come raggiungere l’isola di Lipari

Dalla Sicilia

  • Traghetto, Nave o Aliscafo da Milazzo
  • Aliscafo da Palermo
  • Aliscafo da Messina

Dal resto d’Italia

  • Nave o Aliscafo da Napoli
  • Aliscafo da Reggio Calabria
  • Aliscafo da Salerno
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