Calabria, per protesta si chiude in gabbia sulla SS 106: “basta vittime, votate scheda bianca alle regionali”

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Nando Amoruso, presidente dell’associazione Viabilità e trasporti, ha organizzato un gesto provocatorio in segno di protesta contro la mancata attenzione politica sulla SS 106

Plateale protesta andata in scena questa mattina in Calabria. Una bara e una grossa gabbia posta a ridosso della carreggiata della SS106 Jonica nel tratto calabrese tra i Comuni del crotonese di Cirò Marina e Melissa, al cui interno ha preso posto Nando Amoruso, presidente dell’associazione Viabilità e trasporti (Vita). Si tratta di una nuova forma di protesta per evidenziare la pericolosità del tratto stradale, definito da anni strada della morte. Al centro dell’attenzione i continui ritardi nell’ammodernamento del macro-lotto che collega Sibari e Crotone. Sulla gabbia anche un manifesto relativo alle imminenti elezioni regionali: “votare scheda bianca o non recarsi alle urne in segno di protesta”. Anche quest’anno resta alta la percentuale di vittime, dal mese di gennaio ad oggi, secondo quanto evidenziato dal comitato Basta vittime sulla strada statale 106 sono 9 le persone decedute a causa di incidenti. Non è la prima comunque che Nando Amoruso si rende protagonista di tali azioni: aveva manifestato con un gesto simile nel novembre 2017 e quella volta aveva dormito in gabbia per tutta la notte. A distanza di anni, secondo quanto affermato dal presidente dell’organizzazione Vita, la poca lungimiranza amministrativa continua a penalizzare il territorio calabrese sul piano infrastrutturale, privandolo del diritto alla mobilità.

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