Genova e Trieste unite nella protesta, porti bloccati dai No Green Pass per il terzo giorno consecutivo. I camionisti: “non si passa, speriamo domani”

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Ancora disagi negli scali di Genova e Trieste: le attività sono rallentate dalle proteste dei lavoratori portuali, che per le loro manifestazioni contro il Green Pass stanno ricevendo solidarietà e supporto concreto da ogni parte d’Italia

Dall’alba di venerdì sono operativi i presidi dei manifestanti contrari all’obbligo del Green Pass sui luoghi di lavoro. L’agitazione a Genova e Trieste non è ancora finita, anzi, i portuali si stanno danno il cambio notte e giorno per non permettere alle attività portuali di proseguire. Ieri i cortei sono stati organizzati in molte città d’Italia, da Milano a Lucca, passando per Bari, è forte il dissenso nei confronti della Certificazione Verde imposta dal Governo, ma i due scali sono diventati ormai l’emblema delle proteste. “Cibo, bevande e gesti di solidarietà stanno giungendo da ogni parte del Paese, sentiamo chiaramente la vicinanza della gente”, afferma un portuale genovese. E intanto al dissenso di questi lavoratori si unisce quello dei camionisti: “anche oggi non si passa, ci tocca aspettare. Speriamo che domani sblocchi qualcosa”. In realtà l’intenzione è quella di non mollare, con un comunicato i lavoratori del porto di Trieste hanno confermato lo sciopero ad oltranza. “Io sono vaccinato, vaccinato per scelta. Ma non lascerò mai un fratello fuori dal porto senza Green Pass e quindi senza stipendio”, ha affermato il portavoce del Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste Stefano Puzzer. Il Governo italiano non può più far finta di non vederli.

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