Vibo Valentia: scoperto manufatto di 22 metri quadrati in cemento all’interno dell’alveo di un torrente in zona a rischio idrogeologico

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Vibo Valentia: il manufatto è stato scoperto dai Carabinieri forestali durante un’indagine volta al contrasto dell’abusivismo edilizio

Nei giorni scorsi, a seguito di un’accurata attività d’indagine volta al contrasto del fenomeno dell’abusivismo edilizio, al termine di approfondite verifiche documentali ed autorizzative, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Spilinga (VV), diretti e supportati dal Gruppo Carabinieri Forestale di Vibo Valentia, accertavano l’illecita realizzazione di un manufatto in zona vincolata e classificata dal PAI “Zona Rossa (R4), a rischio idrogeologico “molto elevato”,  nell’alveo del torrente “Pozzo”, in agro del Comune di Joppolo (VV).

Venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria, in stato di libertà, due soggetti: il responsabile dell’Ufficio tecnico e RUP del procedimento e la ditta esecutrice dei lavori, nella persona del responsabile legale pro tempore  poiché, in concorso tra loro, hanno violato le normative in merito alle autorizzazioni necessarie per la realizzazione delle opere in argomento.

L’attività illecita contestata consisteva nella realizzazione di una piattaforma in cemento, di circa 22 metri quadri di superficie, al di sopra della quale era posizionato un serbatoio idrico, della portata di 10.000 litri, ed una cassettina in cemento con pannello solare, in assenza delle previste autorizzazioni.

Tale opera veniva realizzata all’interno dell’alveo di un torrente dove non era possibile edificare nulla senza l’autorizzazione dell’Autorità di Bacino competente.

La gravità del fatto commesso consisteva nella messa in pericolo di persone o cose atteso che, nel caso di abbondanti e intense piogge, il manufatto costituisce intralcio al corretto deflusso delle acque torrente. Nel caso di un eventuale notevole aumento della portata del corso d’acqua, il manufatto abusivo potrebbe essere travolto dalla forza della corrente con una possibile completa ostruzione del torrente nei punti più stretti.

I fatti sono stati accertati anche con il contributo di un ausiliario di P.G., connotato da un elevata competenza tecnica in materia nonché con l’impiego di un aeromobile a pilotaggio remoto (drone) in uso ai Carabinieri Forestali di Spilinga.

Tale operazione è segno della costante attività dei Carabinieri Forestali sul territorio a costante tutela del cittadino e della sua incolumità anche dai possibili rischi di natura idrogeologica. Rimane attivo il numero di emergenza ambientale 1515 con il quale ogni individuo può segnalare le problematiche inerenti l’ambiente ricevendo una pronta risposta dal personale dislocato sul territorio.

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