Sicilia: sbarcati 306 migranti a Pozzallo, 23 positivi al Covid | FOTO

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    Foto di Gianfranco Di Martino / Ansa
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La Ong ha comunicato che sono 87 i minori non accompagnati

Continuano gli sbarchi di migranti sulle coste siciliane. E’ approdata stamane al porto di Pozzallo la nave umanitaria “Ocean Viking” con a bordo 306 persone. Secondo la Ong sono 87 i minori non risultano essere accompagnati. Diverse le nazionalità delle persone soccorse in otto operazioni al largo della Libia e di Malta. Le operazioni di sbarco sono coordinate dalla Asp di Ragusa e dalla Usmaff. Dopo i primi controlli sanitari e le procedure di identificazione, i migranti saranno poi trasferiti negli hotspot.

“Dopo parecchi giorni in cui si sono susseguiti quasi quotidianamente sbarchi autonomi, nella giornata di oggi è toccato alla Ocean Viking sbarcare 306 migranti che sono stati salvati al largo della Libia in otto operazioni di soccorso”. Lo annuncia Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo (Ragusa). Nei tamponi eseguiti si sono evidenziati 23 casi di positività al Covid-19. Tutti gli immigrati, positivi e non, saranno collocati in isolamento. Tra i positivi c’è anche una donna incinta. In totale sono quattro, tra le persone sbarcate, le donne in stato di gravidanza, trasportate negli ospedali di Modica e Ragusa.

“È un dovere accogliere essere umani che hanno sofferto e rischiato la vita. Purtroppo – dice Ammatuna – non c’è ancora la consapevolezza della gravità del fenomeno delle migrazioni che vede il Mediterraneo come un luogo dove debbono essere puntati i riflettori della diplomazia internazionale. Il governo italiano sembra svegliarsi da un torpore e da un appannamento della sua politica estera durato troppo tempo. Finalmente le missioni in Algeria, Mozambico e Turchia si muovono nella direzione giusta e con la consapevolezza che soltanto in questa direzione può essere dato un contributo al governo di un fenomeno, quello delle migrazioni, che può travolgere non solo il nostro paese ma anche la Sicilia e l’intera Europa”.

“Occorre – prosegue il sindaco – che ogni istituzione faccia la propria parte. I Comuni di frontiera la stanno già facendo, il governo italiano si sta per muovere nella giusta direzione, purtroppo la Regione Sicilia e soprattutto l’Europa rimangono inerti in modo preoccupante di fronte ad un fenomeno che giorno dopo giorno diventa sempre più drammatico”.

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