Dalla Calabria a New York con un sogno nel cassetto: così la reggina Roberta Iaria ha rappresentato l’Italia in America

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StrettoWeb

La studentessa reggina, 24 anni, ha ottenuto l’attestato al Summer Practicum Program della NYU College of Dentistry, un progetto internazionale molto ambito e dedicato a studenti e laureati in odontoiatria: il racconto e l’esperienza di Roberta Iaria ai microfoni di StrettoWeb

Giovane, sorridente, timida ma super determinata. Sono queste le caratteristiche che contraddistinguono la studentessa Roberta Iaria, 24enne originaria di Reggio Calabria, partita dalle rive dello Stretto e sbarcata negli Stati Uniti per continuare il proprio percorso e cercare di realizzare un sogno, quello di diventare dentista. Iscritta al quinto anno presso l’Università di Parma, ha colto al volo una magnifica opportunità e si è iscritta al Summer Practicum Program della NYU College of Dentistry, un progetto dedicato a studenti e dottori provenienti da tutto il mondo che si occupano di odontoiatria interessati a ottenere un’esperienza educativa in America, esplorando tutto ciò che New York ha da offrire. L’evento è durato due settimane, che sono state molto intense e formative sul piano teorico e su quello pratico, con un motivo d’orgoglio in particolare: Roberta è stata l’unica italiana a partecipare e ottenere l’ambito certificato.

“E’ stata l’esperienza più bella della mia vita, la ritengo fondamentale per la mia crescita personale e professionale perché ho avuto modo di confrontarmi con persone provenienti da altre parti del mondo. Ritengo sia questo il miglior modo per poter crescere. La comfort zone sembra bella a tutti, ma poi, quando vedi, il mondo capisci quanto è bello viaggiare e conoscere. E io ho tanta voglia di scoprire”: è quanto ha spiegato la studentessa Roberta Iaria ai microfoni di StrettoWeb. Unica italiana presente nelle aule del corso newyorkese, è riuscita a portare in alto il nome dei professori dell’Università di Parma, ma anche quello dell’Italia ed in modo particolare di Reggio Calabria, la sua città e il posto in cui vive la sua famiglia.

“Ho scelto questa esperienza a New York perché mi interessava capire come è il punto di vista dell’odontoiatria negli Stati Uniti, ma lì ho avuto modo addirittura di confrontarmi con ragazzi provenienti da 27 Paesi diversi – spiega Roberta Iaria – . Ho notato una grande differenza con l’Italia: qui purtroppo facciamo teoria e basta. La maggior parte degli studenti che ho conosciuto mi ha spiegato che già al secondo anno le Università estere ti mettono nella condizione di iniziare ad operare sui pazienti. In Italia invece, anche dopo la laurea, puoi entrare in uno studio, ma non hai grosse capacità, è rischioso mettere le mani in bocca al paziente senza l’esperienza e la competenza giusta. A New York abbiamo fatto pratica, non direttamente su pazienti perché lì c’è bisogno di particolari autorizzazioni. Quindi abbiamo lavorato su manichini e modellini con denti. Ho potuto vedere come funziona il mondo della robotica, ho utilizzato un braccio meccanico per il posizionamento degli impianti, che una volta disegnato il progetto dell’operazione di calcola la posizione nel punto preciso e ti aiuta a muoverti fino al punto preciso dell’intervento, è davvero fantastico per un lavoro come il nostro dove contano davvero i millimetri”.

Molti aspiranti dentisti scelgono di studiare e laurearsi all’estero, Roberta Iaria non critica questa scelta: “non biasimo i giovani italiani. Con il test unico per medicina e odontoiatria molti rinunciano all’Università nel nostro Paese preferendo l’estero perché è meno selettivo, come ad esempio in Romania e Spagna. Io ho scelto un percorso diverso, che non è stato facile, anche inaspettato per certi versi. A 19 anni ho preso le valigie e sono partita verso Parma, una città nuova in cui mai avrei immaginato un giorno di abitare. Il primo test per entrare all’Università non l’ho passato, molti avrebbero mollato al primo fallimento, ma io ho deciso di insistere e alla seconda occasione ce l’ho fatta. Credo che limitarsi e decidere di non prendere una strada diversa sia sbagliato, rischiare a volte può farti conoscere nuovi aspetti della tua persona. Avrei potuto scegliere la Facoltà di Medicina a Messina oppure entrare all’Università di Ingegneria Aerospaziale di Pisa dove avevo passato il test, ma il mio sogno era un altro e magari seguendo quel percorso non avrei mai avuto la possibilità di fare l’esperienza di New York”.

Roberta Iaria però non dedica la sua vita soltanto allo studio, ma si impegna anche in azioni concrete di solidarietà a Reggio Calabria, nei periodi in cui può rientrare a casa: “qualche mese fa, esattamente il 17 aprile, insieme al Leo Club Rc Host (associazione giovanile attiva sul territorio di carattere culturale e sociale, ndr) abbiamo svolto un service di igiene orale sul Corso Garibaldi, abbiamo distribuito alla popolazione dentifrici e collutori in una campagna sostenuta da una nota marca nazionale. Recentemente, sempre con il Leo Club di Reggio abbiamo raccolto una somma per destinare materiali odontoiatrici da donare all’Ucraina con il progetto Adriana partito da Parma”. Insomma, è questa la bellissima storia di una giovane reggina che con estrema determinazione aspira a diventare grande e realizzarsi nell’ambito lavorativo da lei sempre sognato. E’ certamente un esempio da seguire per molti coetanei, perché come dimostra questo caso non bisogna aver paura di mettersi in gioco o di puntare al massimo degli obiettivi.

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