Continua la protesta dell’imprenditore reggino Quattrone: da 5 giorni è incatenato al Tribunale di Catanzaro

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L’imprenditore reggino Francesco Gregorio Quattrone, dopo Reggio Calabria e Roma, adesso è incatenato a Catanzaro: da 5 giorni la sua protesta è davanti al Tribunale del capoluogo calabrese

Prima Reggio Calabria, poi la Cassazione di Roma e ora il Tribunale di Catanzaro. Non si placa la protesta dell’imprenditore reggino Francesco Gregorio Quattrone, noto in città per i diversi locali sotto la sua proprietà, abbastanza conosciuti. Da 5 giorni è incatenato nel capoluogo calabrese, ritornato nello stivale dopo aver fatto sentire la propria voce nella capitale.

Quattrone è stato arrestato 12 anni fa, scarcerato 20 giorni dopo e spogliato successivamente di tutti i beni, tra cui soprattutto le diverse attività di ristorazione in suo possesso. Beni che, nonostante l’assoluzione nel 2020, sono rimasti sotto sequestro. Oltre 10 anni di calvario, per lui, che chiede giustizia e chiede di riavere quei beni che una sentenza che lo ha assolto gli aveva sequestrato. E non è disposto a mollare, rimanendo incatenato a protestare per giorni (settimane ormai) a dispetto del grande caldo.

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