“Io apro”, maxi protesta a Roma: 10 mila lavoratori vogliono entrare in Parlamento, “non ce ne andiamo, il Governo deve farci lavorare”

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Il dissenso nei confronti del Governo e delle misure restrittive è fortissimo, migliaia di lavoratori stanno raggiungendo Palazzo Montecitorio a Roma

“Libertà, libertà!”, è questo il grido della gente scesa in piazza oggi a Montecitorio (Roma) per protestare contro le restrizioni imposte per il contenimento del contagio da Covid-19. La manifestazione è in programma nel pomeriggio, i cittadini provenienti da tutta Italia si sono riversati in strada intonando cori e dirigendosi verso la sede del Governo. “A voi che siete chiusi in casa, siamo qui per voi! Non ce ne andiamo se non ci chiederanno scusa”, riferiscono i manifestanti nei video che circolano sui social. Presenti ci sono anche i ragazzi di #IoApro, che hanno girato il Paese in una sorta di tour per raccogliere consensi e portare più gente possibile al sit-in che si sta svolgendo in questo momento. “Non abbiamo nulla da perdere, la galera la stiamo già facendo fuori. Un imprenditore deve chiedere in ginocchio di poter lavorare, ecco dove siamo arrivati. I politici sono dei corrotti, si sono venduti la Costituzione Italiana”, afferma un manifestante. Gli attimi di tensione non mancano, il cordone delle forze dell’ordine fa infatti grande fatica a contenere le persone (circa 10mila) che continuano ad arrivare. L’intenzione è quella di entrare in Parlamento, la sensazione è che il tutto possa degenerare.

Attimi di tensione tra lavoratori e polizia: un agente ferito

La situazione è degenerata e si è arrivati ad uno scontro tra manifestanti e forze dell’ordine, con lancio di fumogeni. Un poliziotto sarebbe rimasto ferito durante i disordini: la polizia ha effettuato una nuova carica quando i manifestanti hanno tentato di forzare il cordone delle forze dell’ordine. Secondo quanto si è appreso alcune persone sono state identificate. Intanto una delegazione di lavoratori è riuscita ad entrare in Parlamento, sarà ricevuta dalle istituzioni per un confronto.

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