Reggina, operazione nostalgia: quell’abbraccio tra Possanzini e Pirlo che trasuda storia amaranto da tutti i pori

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Un abbraccio che, per ogni tifoso della Reggina, è storia: è quello, al termine di Sassuolo-Juventus, tra i due ex calciatori amaranto Davide Possanzini e Andrea Pirlo

Per loro, probabilmente, sarà stato il classico abbraccio di fine partita. Se ne danno a decine, tra avversari, al triplice fischio. Un saluto al volo, due parole e si va via, per un rituale comune ogni anno e ogni settimana. Ma per un qualsiasi tifoso della Reggina no, quell’abbraccio e tanto, molto altro. Non tutti l’hanno notato, perché non tutti hanno guardato la partita. O, chi l’ha vista, ha spento alla fine. Ma pochi secondi dopo il fischio finale di Sassuolo-Juventus c’è un fermo immagine di pochissimi attimi in cui Davide Possanzini (secondo di De Zerbi ai neroverdi) e Andrea Pirlo (allenatore bianconero) si abbracciano per salutarsi.

Già, loro due. “Sbarbatelli”, circa 20 anni fa, si affacciavano al calcio dei grandi in una Serie A che era davvero la più forte e la più bella. E, con la maglia amaranto addosso, facevano la voce grossa tra Torino, Roma, Milano, Parma, Firenze, facendo sognare una città intera. Una sola stagione insieme in riva allo Stretto, poi le strade si sono separate nei percorsi che tutti conosciamo. Ma ieri,  e non sarà la prima volta, si sono rincontrati, per un abbraccio al volo. Un abbraccio che per noi reggini, però, è storia!

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