Coronavirus, il ministro Speranza parla alla Camera: “ecco quando ne usciremo. Fiducia riaperture, ma vietato sbagliare”

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Il ministro Speranza parla alla Camera in merito ai temi più caldi della campagna vaccinale in Italia: forniture vaccini, riaperture e caso J&J

Allentamento delle misure, situazione delle terapie intensive, il nuovo caso Johnson & Johnson e la forte richiesta di riaperture da parte di molte categorie di lavoratori. Roberto Speranza, ministro della Salute del Governo Draghi, ha toccato molti temi caldi nella sua informativa urgente alla Camera sull’aggiornamento della campagna vaccinale in Italia.

Speranza parla alla Camera: “tra aprile e giugno il triplo dei vaccini, età criterio giusto”

Il ministro ha snocciolato alcuni dati importanti: “tra dicembre e marzo abbiamo ricevuto oltre 14 milioni di dosi di vaccini. Tra aprile e giugno ne riceveremo oltre il triplo. E’ l’inizio di una fase differente. Il commissario Figliuolo, che ringrazio per il suo impegno, lavora a una stima di 45 milioni di dosi entro giugno. Nel secondo trimestre arriveranno 50 milioni di vaccini e Pfizer anticiperà alcuni milioni di dosi che per l’Italia significano circa 7 milioni. Prudenzialmente il commissario Figliuolo sta lavorando a 45 mln dosi di vaccini in arrivo entro giugno. Questo ci mette nelle condizioni di completare la vaccinazione nelle fasce più a rischio. Vaccinare i più anziani è giusto e tutte le regioni devono attenersi a queste indicazioni“.

Vaccini, Speranza ammette: “errori in negoziazioni Ue. Rafforziamo capacità Italia di produrre Reithera”

Ci sono stati degli errori nelle negoziazioni europee ma fare da soli non sarebbe stato meglio. Comprare i vaccini insieme è stato giusto a livello europeo. Ora stiamo rafforzando la capacità italiana di produrre vaccini a partire da quello di Reithera“, ha dichiarato Speranza nell’informativa alla Camera, sottolineando che serve però un’Europa “più veloce e autorevole”.

Speranza sul caso Johnson & Johnson: “chiarezza al più presto”

Il ministro si è poi espresso sul caso Johnson & Johnson, dopo lo stop degli USA: “l’auspicio è che presto ci possano essere elementi di chiarezza che ci permettano di iniziare ad utilizzare un vaccino che sarà importante per la nostra campagna vaccinale, essendo monodose“.

“Quando ne usciremo?”

Quando ne usciremo? Quando ricomincerà la vera ripartenza? Oggi da ministro della Salute voglio dare un messaggio di determinazione e fiducia. Non sottovaluto le difficoltà ma ci sono le condizioni per guardare con maggiore fiducia alla fase che si sta aprendo – ha dichiarato SperanzaL’ultimo monitoraggio dopo quattro settimane di misure severe, segnala che le terapie intensive sono ancora al 41% di occupazione: è un dato che dovrebbe far riflettere chi dice che abbiamo adottato misure troppo severe. Dobbiamo ascoltare il grido d’allarme dei medici che non possono essere lasciati solo in trincea. Dobbiamo essere tempestivi nelle chiusure quando serve e abbiamo il dovere di costruire una road map per l’allentamento delle misure sempre approvate all’unanimità dal Cdm. I tempi delle decisioni nel contrasto al virus sono determinanti: dobbiamo essere tempestivi nelle chiusure quando serve e non sbagliare tempi e modi delle riaperture per non vanificare i sacrifici fatti. Certo va data risposta alle preoccupazioni degli italiani e alla crescita delle nuove povertà, alle difficoltà di imprese e lavoratori ma non esistono risposte semplici e problemi complessi con un alto numero di variabili“.

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