Coronavirus, il Governo riapre cinema, musei e teatri all’aperto: “via dal 26 aprile”

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Franceschini: “vorrei un allargamento del numero per gli eventi all’aperto”

Sulle riaperture “abbiamo da poco finito una cabina di regia che ha discusso lungamente a Palazzo Chigi. Dal 26 aprile, con qualche giorno di anticipo rispetto all’ipotesi dei primi di maggio, potranno riaprire teatri, cinema, musei e eventi all’aperto con misure di limitazione della capienza che conoscete e che abbiamo lungamente discusso con le categorie e gli esercenti”. Lo ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini chiudendo l’incontro online organizzato dal Pd sulla situazione dello spettacolo. Il ministro ha ribadito di aver chiesto al Cts la possibilità di allargare le presenze per gli eventi all’aperto.

“Io ho discusso con il Cts soprattutto per avere un allargamento della partecipazione per gli eventi all’aperto – ha aggiunto il ministro – . Penso che le risposte arriveranno a breve, sicuramente prima del decreto legge. Sarà possibile lavorare a un’estate con una maggiore elasticità al chiuso e una maggiore disponibilità per gli eventi all’aperto. Io vorrei ci fosse, anche mettendo qualche misura di sicurezza in più, un allargamento del numero di spettatori all’aperto, superando gli attuali 400. Abbiamo bisogno tutti di un’estate con piazze e strade che compatibilmente con la sicurezza siano pieni di spettacolo, musica, danza e prosa”.

Il ministro ha poi mostrato solidarietà a coloro che manifestano contro le chiusure: “ringrazio tutti quelli che domani saranno in piazza. L’ho detto solo pochi giorni fa agli occupanti del Globe Theatre di Roma: io non sono la vostra controparte, sono il vostro rappresentante nelle istituzioni. E sono utili i tanti messaggi che arrivano all’opinione pubblica che non si occupa di cultura del disagio del mondo dei lavoratori dello spettacolo e della forte la voglia di ripresa. Sono convito che la giornata di domani sarà molto importante”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenendo all’incontro “Una nuova stagione. Cultura e spettacolo dopo la pandemia”.

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