Approvato il Documento di Economia e Finanza: nel 2021 Pil al +4.5%, scostamento di bilancio da miliardi

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Approvato dal govenro il Documento di Economia e Finanza, si stima una crescita tendenziale del 4,1%, scostamento di bilancio da 40 miliardi

Dopo circa 45 minuti di riunione, il Consiglio dei ministri ha approvato il Def, Documento di Economia e Finanza, e il nuovo scostamento di bilancio. Nel 2021, secondo le stime del governo, è prevista una crescita del 4.5%. Il dato è stabilito sulle previsioni riguardanti le misure economiche che il governo ha intenzione di varare quest’anno (quadro programmatico). Nel cosiddetto quadro tendenziale (a politiche invariate) invece, la crescita è del 4.1%. Tale scenario “si basa sull’aspettativa che dopo la prossima estate le misure di contrasto all’epidemia da Covid-19 avranno un impatto moderato e decrescente nel tempo sulle attività economiche“. Il documento prevede il raggiungimento dell’80% di popolazione vaccinata al massimo entro ottobre. Il rapporto deficit-Pil è invece all’11.8%.

Il governo ha previsto dunque uno scostamento di bilancio da 40 miliardi e una linea di finanziamento complementare al Recovery Plan da 30 miliardi per abbassare il deficit sotto il 3% entro il 2025. Dall’inizio di quest’anno è stato già autorizzata una prima tranche di extradeficit da 32 miliardi, che si è tradotta nel decreto Sostegni. Secondo il Def, il Pil crescerà del 2,6% nel 2023 e dell’1,8% nel 2024. Il rapporto debito/Pil è stimato al 159,8% nel 2021, per poi diminuire al 156,3% nel 2022, al 155% nel 2023 e al 152,7% nel 2024.

Foto di Murizio Brambatti / BT / Ansa

Daniele Franco, ministro dell’Economia, ha illustrato il prossimo decreto che il governo si prepara a varare: “il nuovo provvedimento avrà come destinatario principale i lavoratori autonomi e le imprese e concentrerà le risorse sul rafforzamento della resilienza delle aziende più impattate dalle chiusure, la disponibilità di credito e la patrimonializzazione. Si darà la priorità alla celerità degli interventi, pur salvaguardandone l’equità e l’efficacia“. Il decreto “vedrà la luce entro fine aprile” e utilizzerà i “40 miliardi” del nuovo scostamento, spiega il ministro che poi fa riferimento al fisco che sarà “oggetto di una articolata revisione. La riforma fiscale, da definire nella seconda metà del 2021, affronterà il complesso del prelievo, a partire dall’imposizione personale; sarà collegata anche agli sviluppi a livello europeo e globale su temi quali le imposte ambientali e la tassazione delle multinazionali. Saranno inoltre riformati i meccanismi di riscossione”.

Il ministro Franco ha poi indicato in 222 miliardi il perimetro del Pnrr, di cui 169 aggiuntivi rispetto alla programmazione esistente. A tali risorse si aggiungeranno 15 miliardi provenienti dalle altre componenti del NGEU, come il React Eu. In totale si arriva quindi a 237 miliardi. “Si tratta – spiega Francodi un piano di rilancio, di uno shock positivo agli investimenti pubblici e incentivi agli investimenti privati, a ricerca e sviluppo, a digitalizzazione e innovazione, senza precedenti nella storia recente“.

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