Calabria, Spirlì risponde alle critiche: “aspettiamo l’Unità di Crisi per valutazioni sulla scuola, ma il parere dei genitori è importante”

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Scuole in Calabria, oggi giornata decisiva: ci sarà l’incontro con l’Unità di Crisi per capire se nella Regione circolano le varianti del Coronavirus. Intanto il presidente f.f. Spirlì se la prende con chi lo critica di utilizzare troppo i mezzi social per comunicare coi genitori

E’ un Nino Spirlì battagliero quello che è intervenuto questa mattina in una delle sue classiche dirette Facebook. Il presidente facente funzioni della Regione Calabria è stato ampiamente criticato da una parte di stampa per aver avanzato ai genitori, con un semplice post sui social, la richiesta di comunicazione delle scuole chiuse per contagi dal 1° gennaio 2021. “Voglio ricordare che oggi ci sarà una riunione con l’Unità di Crisi – ha sottolineato il governatore leghista – , ma oltre i risultati dell’Asp e dell’Anci, nelle valutazioni desidero ci sia anche il parere dei genitori. È per questo che ho avanzato quella richiesta su Facebook. Oggi a criticare sono persone vicine al Pd, non accettano che utilizziamo i social per stare vicini alla gente. I grillini fanno lo stesso, ma loro sono i primi a collegarsi su una piattaforma per decidere il presidente del Consiglio, se cenare a pasta e carne oppure a magro. Il vostro obiettivo è censurare, ma io non l’accetto. Voi continuate ad offendere, voi non avete capito chi c’è di mezzo. Noi siamo persone libere”.

Spirlì dunque aspetta il monitoraggio del tavolo di questa mattina per capire realmente se le varianti del Coronavirus circolano in Calabria, e se necessario assumere posizioni più restrittive nei confronti delle scuole o delle attività. “Vogliamo capire quali sono i dati che arrivano da enti istituzionali e famiglie, basta con questo moralismo – ha proseguito il presidente – . Vergognatevi quando offendete me e i genitori, io ho bisogno di confrontarmi con la gente vera e di capire le sensazioni delle famiglie calabresi. In Italia non esiste un luogo sicuro e fuori dalla pandemia. Anche Bonaccini sta riflettendo se chiudere le scuole, le varianti stanno prendendo piede, io non voglio aspettare che colpisca i giovani. Io capisco più di voi tutti quanti messi insieme, io do il massimo da quando sono stato chiamato a ricoprire questo ruolo”.

Infine una considerazione sui vaccini, altro tema che in Calabria ha generato molto polemiche, soprattutto sul piano dell’organizzazione. Spirlì in questo caso è categorico, secondo quanto afferma i ritardi non dipendono dalla Regione: “chiedete al precedente Governo di centrosinistra dove sono le fiale dei vaccini, che prima sono state promesse e poi non sono arrivate. Se ci sono delle incertezze, questo non riguarda solo la Calabria. Nessuno era pronto e preparato ad affrontare questa pandemia, è un evento particolare per l’umanità”.

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