Omicron, in Germania l’azienda vorrebbe “rinchiudere” i dipendenti: “troppi contagi, pensiamo a luoghi di lavoro come caserme”

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L’idea è nata dalla necessità di “garantire un funzionamento regolare delle attività anche in situazioni estreme causate dalla pandemia”

L’estrema contagiosità della variante Omicron del virus Sars-Cov-2 sta creando non pochi problemi all’economia degli Stati. La preoccupazione che si possano infettare troppi dipendenti sta costringendo le imprese a correre ai ripari ed ormai anche le misure più drastiche non sono tabù. In Germania per esempio, secondo quanto riportato dall’autorevole Bild, l’azienda energetica Eon si sta preparando per permettere ai lavoratori di alloggiare all’interno delle proprie postazioni. In parole povere questo significa che i dipendenti non possono fare a meno di rimanere sul posto di lavoro, anche durante la notte e per lunghi periodi di tempo. “Ci prepariamo a tutti gli scenari di crisi immaginabili, stiamo valutando varie misure, inclusa la possibilità di ospitare temporaneamente i dipendenti direttamente sul posto di lavoro, come in una caserma”, ha affermato al “Rheische Post” un portavoce di Eon.

L’idea non è stata ancora messa in atto, ma presto potrebbe avvenire per i dipendenti della centrale nucleare Isar, gestita e controllata della società PreussenElektra. “Al fine di garantire un funzionamento regolare anche in situazioni estreme causate dalla pandemia, abbiamo attivato un piano dettagliato di emergenza pandemica presso la centrale elettrica e a PreussenElektra, che include vari livelli di misure”, ha detto il portavoce, che poi spiega: “queste strategie includono, tra l’altro, la riduzione del team operativo per creare riserve di personale, ma anche la fornitura delle forniture necessarie per poter mantenere le operazioni in modo indipendente sul sito per un periodo di tempo più lungo”. Secondo il gruppo, la centrale nucleare dell’Isar fornisce 3,5 milioni di famiglie e genera il dodici per cento dell’elettricità della Baviera.

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