Messina, il disastro doveva essere evitato: dalle terapie intensive fantasma alle irregolarità di La Paglia, ecco i documenti che inchiodano il direttore generale dell’Asp [FOTO]

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Il Sindaco De Luca combatte la sua battaglia per difendere la Sanità messinese, ma non è solo. Il dott. Macrì ha già denunciato il falso numero delle terapie intensive a Milazzo, Taormina e Patti, in passato si era spinto anche oltre: il documento inviato al Presidente Musumeci che dimostra l’illegittimità della nomina del dott. La Paglia a Direttore Generale dell’ASP di Messina

Si sta combattendo su due fronti a Messina, perché non basta la pandemia del Coronavirus a mettere in ginocchio la città dello Stretto, c’è anche un sistema sanitario che nasconde falle e profonde irregolarità al suo interno. Il Sindaco Cateno De Luca ha emanato un’ordinanza di zona rossa molto restrittiva per cercare di contenere i contagi, perché le terapie intensive degli ospedali sono già quasi sature, i cittadini sono costretti purtroppo ad ulteriori sacrifici. E’ una necessità per tutelare la salute dei più fragili, ma la situazione poteva essere assolutamente evitata. Se oggi Messina “ha il triste primato in Italia di tamponi positivi su test effettuati”, come recita spesso il primo cittadino, è perché probabilmente si è fallito su più fronti: sicuramente sul piano della prevenzione, sul cosiddetto contact tracing, ovvero il tracciamento dei pazienti positivi che avrebbe permesso di spegnere sul nascere la catena dei contagi, ma c’è anche stato qualche mancamento sull’installazione delle terapie intensive Covid negli spoke in provincia.

posti letto terapia intensiva - estrazione gecos 12-11-2020
Posti letto Terapia Intensiva – Estrazione Gecos del 12-11-2020

In una diretta di qualche sera fa, il Sindaco De Luca e il dott. Mario Salvatore Macrì hanno denunciato pubblicamente la falsificazione dei numeri delle terapie intensive (Covid e Standard) di tutta la provincia. Nel documento ufficiale che la nostra redazione propone sulla destra (clicca sulla FOTO per ingrandire), “Posti letto Terapia Intensiva – Estrazione Gecos del 12-11-2020”, sono resi ufficiali i numeri di tutte le aziende ospedaliere, che vengono consultati sia dalla Regione Siciliana che dal Ministero della Salute. In tutta provincia di Messina sono stati dichiarati 118 posti letto totali ma, secondo quanto dimostrato dal Coordinatore Provinciale Co.A.S. Medici Dirigenti Messina, sono in realtà 76, ovvero 42 in meno! Nel frattempo l’Assessore alla Sanità Ruggero Razza è in attesa di una risposta da parte della Commissione d’inchiesta chiamata a verificare questi clamorosi brogli sui numeri. La vicenda dei posti letto fantasma presso gli ospedali di Barcellona Pozzo di Gotto e Taormina ha infatti proiettato al centro della cronaca nazionale la conduzione amministrativa del direttore generale dell’Asp messinese, il dott. Paolo La Paglia. Come affermato ieri su queste pagine, certamente non sarà stato lui a ufficializzare i dati sulla piattaforma Gecos, ma perché non si è accertato che quanto riportato fosse vero? Perché i suoi sottoposti e i primari degli specifici ospedali hanno scritto dati non veritieri?

de luca macrì
Cateno De Luca e Mario Salvatore Macrì

La gestione del dott. Paolo La Paglia lascia al quanto discutere, è per questo che De Luca si sta sbracciando in maniera plateale per farsi notare dalla giunta regionale, che però ancora non si è esposta in maniera chiara, nonostante la situazione già lo fosse. Per di più, ad inchiodare il direttore generale dell’Asp di Messina, c’è inoltre un documento del sindacato Co.A.S. a firma del vice Segretario Aziendale, dott. Emilio Cortese, e del già menzionato Coordinatore Provinciale, dott. Mario Salvatore Macrì, e indirizzato alle maggiori autorità regionali e nazionali. Si tratta di un esposto presentato il 16 dicembre 2020 al Presidente Nello Musumeci, all’Assessore Ruggero Razza, al Ministro Roberto Speranza e alla Procura di Palermo per denunciare “il mancato possesso dei previsti requisiti e titoli per la nomina del dott. Paolo La Paglia a Direttore Generale dell’ASP di Messina”.

coas denuncia la paglia asp messina“Viste le gravi carenze organizzative e gestionali della Direzione strategica dell’ASP di Messina accentuate durante questa triste emergenza pandemica e le recenti quantomeno “scomposte” note e interviste rilasciate a mass media ed emittenti televisive locali e nazionali, la Scrivente – si legge nel documento – ha ritenuto opportuno valutare i titoli del Manager dell’ASP di Messina. Sono stati presi in esame i titoli e i requisiti dichiarati nei diversi curricula dal dott. P. La Paglia che gli hanno consentito di essere nominato oggi Direttore Generale dell’ASP di Messina e pubblicati sui siti istituzionali dell’ASP di Caltanissetta, dell’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana, dell’A.O. Papardo e infine dell’ASP di Messina”. Il conferimento di tale incarico appare del tutto illegittimo “in quanto la nomina è avvenuta in data antecedente alla maturazione del requisito di ammissione alle selezione che ricordiamo essere: anzianità di servizio di dieci anni nella disciplina di Organizzazione dei Servizi Sanitari di Base, requisito essenziale poiché il dott. P. La Paglia era privo della specializzazione richiesta”.

Secondo quanto si legge ancora nel documento, “il riscontro di tale anomalia si deduce semplicemente dalla disamina dei diversi curricula redatti, datati, firmati e infine pubblicati dal dott. P. La Paglia nei siti Istituzionali degli Enti sanitari siciliani: ASP Caltanissetta, Assessorato Regionale alla Salute, A.O. Papardo e ASP di Messina”. L’esame dei diversi curriculum vitae ha evidenziato:

  1. Laurea in Medicina e Chirurgia conseguita in data 15/07/1985 con votazione di centodieci/100 e lode;
  2.  Abilitazione all’esercizio della professione di Medico Chirurgo conseguita presso Università di Palermo nella 2ª sessione anno 1985;
  3. Specializzazione in Pediatria conseguita in data 15/11/1989;
  4. Prestato servizio n.q. di dirigente medico di ex I livello – Disciplina Organizzazione dei Servizi Sanitari di Base presso l’ASP di Caltanissetta dal 01/12/1989 al 31/10/1999.
  5. Prestato servizio n.q. di dirigente medico di ex II livello – Direttore (Primario) Disciplina: Organizzazione dei Servizi Sanitari presso l’ASP di Caltanissetta dal 01/11/1999 al 25/03/2018.
Paolo La Paglia
Paolo La Paglia

Nel dettaglio, “la dichiarazione prodotta dal dott. P. La Paglia del servizio prestato dal 01/12/1989 al 31/10/1999 presso l’ASP di Caltanissetta senza alcun dubbio dimostra che lo stesso non aveva maturato il requisito di anzianità di servizio di 10 anni nella disciplina oggetto della selezione per la nomina a Direttore medico dell’UOC “Organizzazione dei Servizi Sanitari di Base”. Tale requisito era ben lontano dall’essere raggiunto quando il dott. P. La Paglia certamente almeno 6 mesi prima a) presentò la domanda, b) fu ammesso alla selezione per titoli e colloquio, c) fu dichiarato IDONEO dalla Commissione Esaminatrice all’uopo incaricata, d) Inserito nella terna dei nominativi da sottoporre al Direttore Generale per il conferimento dell’incarico, e) fu prescelto discrezionalmente dal Direttore Generale “pro tempore” per il conferimento dell’incarico di Direttore dell’UOC Organizzazione dei Servizi Sanitari di Base dell’ASP di Caltanissetta a decorrere dal 01/12/1999 ben un mese prima che maturasse l’indispensabile requisito dei 10 anni di anzianità di servizio nella disciplina oggetto della selezione”.

Per questi motivi Macrì e Cortese lo ritengono “un fatto gravissimo e veramente scandaloso!”, in quanto il dott. La Paglia “non poteva perciò essere:
⮚ Inserito nell’elenco regionale degli idonei alla nomina a Direttore Sanitario;
⮚ Inserito nell’elenco regionale degli idonei alla nomina a Direttore Generale del SSR;
⮚ Nominato Commissario Straordinario dell’AO Papardo di Messina il 26/03/2018;”.

Le condotte poste in essere sono state denunciate dai vertici del Co.A.S. per il tramite della Guardia di Finanza alle Autorità Competenti e pesano come un macigno sulle spalle del direttore Paolo La Paglia. Sono tutti elementi che rafforzano la tesi del Sindaco De Luca e non possono essere sottovalutati dall’Assessore Razza. C’è in gioco la pelle dei messinesi ed una pandemia in corso che va combattuta con tutti i mezzi possibili. La Sanità è una cosa molto seria, soprattutto in questo momento storico, sarà la Procura a dimostrare qual è la verità, sperando che si faccia presto.

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