Calabria, ritardi e difficoltà per i vaccini. Santanchè: “mi viene da piangere per i calabresi”, ma Longo spiega che il problema sono le Asp commissariate

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Durante la trasmissione di Giletti il Commissario Longo ha spiegato come funziona in Calabria il sistema di prenotazione per i vaccini anti-Covid, mentre l’Assessore Orsomarso ha risposto alle accuse su una presunta spesa di oltre 30mila euro per l’acquisto di mobili alla Cittadella Regionale

L’Italia ha bisogno di ripartire dopo l’emergenza economica e sanitaria causata dal Coronavirus e per farlo deve accelerare il passo della campagna vaccinale. Come testimoniato in questa settimane, la Regione Calabria procede in questa direzione con molte difficoltà: ritardi nelle somministrazioni, attese di diverse ore e assembramenti per ricevere la dose, problemi e disorganizzazione per le prenotazioni. Nel corso del programma “Non è l’Arena” del noto giornalista Massimo Giletti si è approfondito il caso ed è intervenuto su La7 anche il neo Commissario Guido Longo. ­“Le immagini viste al Palazzo Campanella fanno riflettere, ma esiste un piano di prenotazione gestito dall’Asp – ha affermato – . Stiamo lavorando su tutto. A Cosenza abbiamo richiesto l’aiuto dell’esercito per procedere con le vaccinazioni. A Reggio Calabria abbiamo mandato le credenziali per una piattaforma di poste italiane ai medici di base, dove si possono inserire gli elenchi da spedire all’Asp”.

Gli errori sono tanti e nel calderone di Giletti finisce anche un’inchiesta sul presunto acquisto di mobili alla Cittadella Regionale di Germaneto per una spesa complessiva di oltre 30mila euro. L’Assessore Gianluca Gallo ha affermato di  aver rispedito indietro immobili mai richiesti, mentre l’Assessore Fausto Orsomarso è intervenuto in diretta per rispondere alle accuse: “il tema del mobilio appassiona poco, perché durante il lockdown ci siamo occupati di cassa integrazione, non ci siamo messi a parlare di mobili, non li scelgo o li compro di certo io. Ho lavorato a prescindere dai mobili e dalle scrivanie, non siamo il Burundi. Chiedete al giornalista Lino Polimeni una testimonianza di decoro. Ha ripreso le poltrone mangiate dai topi? L’amministrazione ha provveduto ad acquistare il materiale su specifica richiesta di avere una stanza”.

A questo punto riprende la parola il Commissario Longo: “avranno pensato di acquistare degli altri immobili rispetto a quelli che già c’erano, un’opportunità su cui si può discutere. Questo è comunque lo specchio di un sistema che non funziona, ma non c’entra assolutamente nulla con la sanità”. Alle parole dell’ex Prefetto esplode l’indignazione di Daniela Santanchè, deputata di Fratelli d’Italia: “Longo non sembra avere la percezione della realtà sanitaria in Calabria. Tutt’oggi siamo qui a ripetere che i vaccini ci sono e non vengono somministrati. A me viene da piangere per i calabresi che hanno già perso Jole Santelli. Il commissario io lo rispetto, in questo momento però, dove non si ha nessuna certezza, tutti hanno paura del futuro. Sull’acquisto dei mobili io non butterei la croce sull’assessore, che ha pure chiamato in diretta per spiegare.  Si dovrebbe piuttosto valutare il suo lavoro, ma un politico che chiama e spiega la verità e poi prendersela con lui mi sembra un po’ troppo”. Longo però non ci sta ad essere accusato e conclude: “qua non passeggiamo, la situazione è molto complicata. Abbiamo due Asp commissariate per mafia e dopo due mesi dal mio insediamento aspetto ancora la nomina dal governo centrale di due subcommissari”. Commissari in questi anni ne sono passati tanti e Longo fa bene a ricordare in trasmissione che il vero problema risiede proprio nelle Asp con i loro debiti ultramilionari. Nei prossimi giorni inoltre scadrà il mandato dei Commissari e non verrà rinnovato, una questione su cui ci sarà grande attenzione.

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