Vaccini, Spirlì e Irto sono già in campagna elettorale: in Calabria è scaricabarile sulla Sanità, ma la vera battaglia è contro il Coronavirus!

StrettoWeb

Il governatore della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha risposto alle accuse del candidato Pd Nicola Irto: un siparietto di cui i cittadini avrebbero fatto volentieri a meno in questo momento

Un botto e risposta inopportuno per la situazione che sta vivendo la Calabria e, in tutta onestà, di chi abbia ragione tra Nino Spirlì e di Nicola Irto in questo momento ai cittadini importa ben poco. Hanno fatto il giro d’Italia le immagini pubblicate dalla redazione di StrettoWeb lo scorso 24 febbraio, che hanno testimoniato il caos e la disorganizzazione al Palazzo della Regione per le vaccinazioni: anziani in fila senza linee guida, lasciati per ore al freddo (seppur mite) invernale e al rischio di assembramenti. Una evidente mancanza di programmazione ed un personale insufficiente per gestire la delicata situazione. “La sanità è una questione seria che non si risolve comodamente seduti nei salotti tv dispensando pillole di ovvietà. Per questo, assieme ai colleghi consiglieri regionali del Partito Democratico, abbiamo chiesto di incontrare il commissario Longo, che ringraziamo della grande disponibilità. Ci sono problemi enormi e criticità irrisolte. Capisco che nessuno ha la bacchetta magica, men che meno il commissario Longo che si è insediato l’1 dicembre scorso, ma la salute dei cittadini richiede sforzi massimi da parte di tutti. Per risolvere i problemi della Calabria serve concretezza”, ha scritto in un comunicato ieri il candidato del Pd, Nicola Irto, alle prossime elezioni regionali.

“C’è la necessità di cambiare passo sui territori – continua l’esponente democratico – per far fronte alla campagna vaccinale e per frenare la pandemia. In alcune regioni italiane la situazione si sta aggravando e abbiamo bisogno di evitare che la Calabria possa essere travolta dalla terza ondata di coronavirus con tutti i rischi connessi alle nuove varianti. Occorre farsi carico di questi problemi che riguardano la salute dei calabresi”, sottolinea facendo riferimento ad una campagna vaccini che procede a rilento e con troppe falle. La replica del governatore della Lega, però, non è tardata ad arrivare. Così Spirlì nella notte ha scritto tramite un post social: “Nicola Irto critica il governo regionale per poca attività, e pure confusa se non, addirittura, dannosa? Ma non era lui, per cinque dannosissimi anni, il presidente del consiglio regionale? E non era il suo PD a governare, quasi a monocolore, la giunta? E cosa ha fatto per “curare” la Sanità calabrese, il suo partito? A volte, tacere è una virtù. A volte. Se non se n’è accorto, sono il primo presidente e siamo la prima giunta ad esserci affiancati al Commissario ad acta, per coadiuvarlo e aiutarlo. In piena pandemia, e non in tempo di pace. E stiamo, passo passo, cercando di risolvere problemi ultraventennali. Gli altri ci hanno mangiato: noi lavoriamo! A volte, ma solo a volte, tacere è una virtù, caro ex presidente PD del consiglio regionale”.

E tra i commenti al post Facebook del presidente Spirlì non le manda a dire Giuseppe Marino, Consigliere Metropolitano Capogruppo PD Consiglio comunale di Palazzo Alvaro: “Sig. Spirli, la smetta di fare campagna elettorale e si concentri sui problemi della Calabria, non tutti, ma almeno uno. In questo momento le VACCINAZIONI! Siamo l’ultima regione. La campagna elettorale la lasci fare ai candidati”. E come dargli torto, visto che la Regione al momento ha somministrato soltanto 93.877 dosi delle 172.280 totali al momento a disposizione (ovvero il 54,5%). Tra questi sono 5.464 gli Over 80 che hanno ricevuto la prima inoculazione, mentre 586 riguardano le Forze Armate e 161 il personale scolastico. Insomma, numeri molto bassi se si fa i numeri si paragonano con quelli delle altre Regioni italiane. La campagna elettorale è già entrata nel vivo, peccato che i calabresi ne farebbero volentieri a meno di questi siparietti da scaricabarile. La vera battaglia in questo momento è contro il Coronavirus, il vaccino al momento rappresenta l’unico modo per uscire dal tunnel, nessuno lo dimentichi.

Condividi