La Salerno-Reggio Calabria prima Smart Road d’Italia: il progetto ipertecnologico per rimettere la Calabria “in carreggiata”

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La Salerno Reggio Calabria è pronta a diventare la prima Smart Road d’Italia: novità tecnologiche di ultima generazione per rilanciare l’immagine dell’autostrada simbolo delle difficoltà di un’intera nazione

A2 – Autostrada del Mediterraneo. Una denominazione che potrebbe trarre in inganno i meno esperti. Leggendo invece “Salerno-Reggio Calabria”, proprio nessuno avrebbe fatto confusione. Si tratta dei 432.6 km più famosi d’Italia, un’autostrada ben nota a tutte le latitudini geografiche della Penisola, anche a quelle più distanti dal Sud. Tutti ne hanno sentito parlare almeno una volta, anche chi non l’ha percorsa fisicamente. Il motivo, purtroppo, non è certamente fonte di prestigio. La Salerno-Reggio Calabria è diventata simbolo delle difficoltà infrastrutturali-economiche-politiche dell’Italia, esempio di un Paese che viaggia a due velocità differenti, stigma del Sud Italia, beffardo luogo comune, pretesto per (sempre meno) simpatiche battute di spirito.

Anni e anni di lavori, interrotti, ripresi, abbandonati, recuperati. Per molti italiani arrivare in Calabria è stata spesso un’impresa, a volte da non prendere nemmeno in considerazione a causa delle difficoltà del viaggio, delle lunghe code, dei ritardi imbarazzanti. E se adesso ci fosse finalmente l’occasione di dare una svolta? La Salerno-Reggio Calabria è pronta a diventare la prima autostrada smart in cui sarà possibile guidare senza mani. Sembra incredibile, fa quasi sorridere pensarci, ma è tutto vero.

Ma prima… un po’ di storia: da dove nascono le difficoltà della Salerno-Reggio Calabria?

Negli anni 60, con la Guerra ormai alle spalle e l’Italia pronta a guardare al futuro con rinnovato ottimismo derivante dal boom economico, è nata l’esigenza di collegare il resto dello Stivale alla Calabria, terra considerata la “terza isola” italiana a causa delle difficoltà nel raggiungerla. Il tracciato originale dell’autostrada, lungo 442 km, è stato costruito dal 1962 al 1974. Non era soggetta a pedaggio, per agevolare la popolazione più povera, e venne costruita interamente a carico dello stato per una spesa di 368 miliardi delle vecchie lire. Aveva due corsie, ma non quella d’emergenza, dunque venne considerata sempre incompleta.

Sfatiamo un luogo comune: i cantieri presenti da 50 anni. Dal 1974 (anno della fine dei primi lavori) al 1997 (anno dell’inizio della ricostruzione), non sono stati effettuati lavori, dunque, per 23 anni la situazione è rimasta immutata. Solo nel 1997 si è deciso di ricostruire l’intero tracciato. Un lavoro durato fino al 2016 tra scarsa intraprendenza della politica, difficoltà tecniche, crisi economica, infiltrazioni mafiose e chi più ne ha più ne metta.

A rendere ancor più complicata la costruzione del progetto è stata la morfologia del territorio. Il 50% del percorso che collega Fisciano a Villa San Giovanni, i due estremi dell’autostrada, attraversa gli Appennini lucani e calabresi con tutte le loro asperità e i loro dislivelli. Per far fronte a questi ostacoli creati da madre natura, si è resa necessaria la creazione di 480 fra ponti e viadotti e 190 gallerie. Nel corso degli anni è stata aggiunta la corsia d’emergenza e la terza corsia fra Salerno e Sicignano, per far defluire il maggiore traffico presente. Lavori realizzati senza mai bloccare la viabilità, motivo delle proverbiali code infinite e della lunghezza delle operazioni.

La Salerno-Reggio Calabria smart: un gioiello ipertecnologico

Dopo anni passati ad essere lo zimbello d’Italia, l’A2 ha l’occasione per dare un colpo di spugna alla sua immagine e diventare un vero e proprio modello da seguire ed elogiare. La Salerno-Reggio Calabria diventerà la prima Smart Road d’Italia. Si tratta di un gioiellino della tecnologia tutto, orgogliosamente, made in Italy. La strada sarà dotata di un’infrastruttura wireless di ultima generazione in grado di connettere autostrada, guidatore e veicolo.

Grazie a questa straordinaria tecnologia l’autostrada stessa avviserà gli utenti della conformazione della strada che gli si parerà di lì a poco davanti (in modalità user friendly e nella loro lingua!), segnalando la presenza di eventuali cantieri, incidenti e proponendo possibili percorsi alternativi. Il tutto tramite app. Il progetto Smart Road permetterà alle auto che integrano la modalità di guida assistita e autonoma di sfruttare al massimo le loro potenzialità. La Smart Road sarà in grado di monitorare lo stato di salute dell’intero tratto stradale, viadotti compresi, evidenziando possibili criticità da risolvere con interventi di manutenzione.

E non è finita qui. L’autostrada verrà alimentata dalle “Green Island”, vere e proprie aree verdi con il compito di produrre energia pulita attraverso pannelli fotovoltaici e pale eoliche, e nelle quali sarà possibile trovare anche sistemi di ricarica per veicoli elettrici. Anas Spa investirà 36.7 milioni di euro nel progetto, 21 dei quali arrivano dai fondi del PON-IR. Un’occasione da non perdere per dare uno slancio alla viabilità, al turismo e alla vita della Calabria, una Regione che ha bisogno di rimettersi in carreggiata, in tutti i sensi.

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