Covid, in Portogallo per i turisti il Green Pass non basta: “necessario un tampone negativo indipendentemente dal possesso di un certificato di vaccinazione”

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A partire, quindi, da dopodomani e per tutto il periodo natalizio, per entrare in Portogallo non sarà più valido alcun tipo di passaporto vaccinale

Il Portogallo, uno tra i Paesi europei con il maggiore tasso di vaccinati, ha annunciato nuove regole per l’accesso di turisti stranieri nel proprio Stato a partire dal 1° dicembre: una notizia molto importante anche per molti italiani che hanno già pianificato e prenotato le loro vacanze invernali e natalizie nelle più ambite località turistiche lusitane. Il governo portoghese ha adottato nuove misure per contenere la pandemia di Covid-19: le nuove norme saranno in vigore a partire dal 1° dicembre e fino ad almeno il 9 gennaio 2022. A partire, quindi, da dopodomani e per tutto il periodo natalizio, per entrare in Portogallo non sarà più valido alcun tipo di passaporto vaccinale. Per entrare in Portogallo il Green Pass non basta, così come il vaccino. Chiunque, infatti, dovrà avere un tampone negativo “indipendentemente dal possesso di un certificato di vaccinazione”.

Significa che vaccinati o no, per il Portogallo non fa alcuna differenza: può entrare chiunque, purché faccia un tampone negativo. Le regole per il tampone prevedono che venga effettuato nelle 72 ore precedenti all’imbarco se si tratta di un test “PRC” (il molecolare), o nelle 48 ore precedenti se si tratta di un antigenico rapido. I bambini sotto i 12 anni sono esenti dal test. Unica eccezione per chi è guarito negli ultimi 6 mesi: con un certificato di guarigione dal virus negli ultimi 180 giorni, non sarà richiesto il test negativo. Il Portogallo, con queste nuove norme, si adegua alla scienza che riconosce nei guariti una reale immunizzazione, mentre equipara i vaccinati ai non vaccinati in quanto hanno la stessa possibilità di contagiarsi e contagiare.

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