Reggina-Verona, Martin Laursen racconta lo spareggio del 2000: “laggiù al Sud sono pazzi, hanno una mentalità folle. Siamo rimasti ore blindati nello spogliatoio, ma dopo 2 anni sono tornato a Reggio in vacanza”

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    Grazia Neri/Getty Images
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Lo spareggio tra Reggina e Verona, a 20 anni di distanza, è rimasto ben impresso nella mente di Martin Laursen, per tanti motivi

Uno dei giorni che il tifoso reggino preferisce ricordare meno, a differenza invece di Verona e dei tifosi del Verona. Chi altresì quella giornata l’ha ricordata per molto tempo, e per tanti motivi, sono i calciatori gialloblu. Uno su tutti, Martin Laursen, autore del gol vittoria nella sfida d’andata dello spareggio per la permanenza in Serie A tra Verona e Reggina. Perché è proprio a quello che ci riferiamo.

Ahinoi, i due risultati sono ben impressi nella memoria. 1-0 al Bentegodi, 2-1 al Granillo, con doccia gelata di Cossato nel finale che “regala” di nuovo agli amaranto una Serie B tuttavia soltanto momentanea. L’autore del gol della partita d’andata, proprio Martin Laursen, si è ritrovato a parlare del doppio match, soprattutto del ritorno, 20 anni dopo, nella trasmissione “The Broken Metatarsal“. Soprattutto del ritorno, lo specifichiamo, perché è della sfida del Granillo che lui parla all’interno di un podcast in cui si affrontano tanti argomenti.

Dalle sue diverse esperienze italiane a quella al Sud, appunto, con l’incandescente e nervoso finale del Granillo e qualche calcione e lancio di oggetti sia dagli spalti che dal campo nei confronti suoi e dei compagni gialloblu, costretti a scappare in fretta e furia negli spogliatoi e a rimanervi un bel po’ in attesa che si calmassero le acque. “Nel sud Italia sono pazzi. Laggiù la mentalità è un po’ folle”, dice Laursen in riferimento al trattamento ricevuto allora. “I tifosi e alcuni componenti della società erano molto delusi ma anche poco rispettosi – prosegue – Il grande problema in Italia è che non hanno tanto rispetto quanto in Inghilterra, la cultura e la mentalità sono sbagliate in molti modi”.

I dettagli sono, a 20 anni di distanza, ancora ben impressi nella sua mente: “Pensavano di poter lanciare pietre contro di noi, di poterci sputare e fare qualunque cosa. Alla fine della partita siamo rimasti qualche ora nello spogliatoio, aspettando che la polizia portasse via le persone per poter poi salire sul bus e prendere l’aereo. Ricordo che a fine partiva correvo il più velocemente possibile per rientrare verso lo spogliatoio. Sapevo che alcuni giocatori erano stati presi a pugni da altri reggini, ma a me non è successo niente. Ci sono stati tafferugli con il nostro presidente e alcuni giocatori. Non buon comportamento da parte loro”.

Nonostante ciò, però, Martin Laursen non ha desistito da un suo ritorno a Reggio, magari con la possibilità di rifarsi in merito a quel brutto giudizio che si era fatto su città, società e tifosi: “Se ho mai osato tornare a Reggio? Ci sono andato in vacanza due anni dopo!”. Allora forse non era poi così male…

In basso un VIDEO di quella giornata e dell’acceso finale, in alto la FOTOGALLERY con alcune immagini.

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