Emanuele Belardi può essere considerato una delle bandiere storiche della Reggina. Cresciuto a Reggio Calabria, ha esordito da giovanissimo disputando con la maglia amaranto tutte e tre le categorie professionistiche. B, promozione in A ma anche inferno della Lega Pro a fine carriera. Ed è proprio di questi due diversi momenti che parla in un’intervista a SuperNews.
“Ho esordito con la Reggina contro il Palermo a diciotto anni appena compiuti – dice l’ex portiere – All’epoca erano pochi i giovani che si affacciavano così presto alla Serie B o alla Serie A. In quella partita vincevamo per 4-0 e mister Zoratti mi volle premiare facendomi entrare in campo. Ricordo che fu una grande emozione. Sono cresciuto calcisticamente nella Reggina tra Allievi e Primavera e l’esordio in B con gli amaranto è stato un bel primo traguardo della mia carriera. L’esperienza di Reggio Calabria è stata lunga e intensa. La Reggina la porto nel cuore”.
Poi il retroscena sul ritorno nel 2015, conclusosi con il dolce spareggio vinto nel derby contro il Messina, precedente però alla fine dell’era Foti: “Ho chiuso la carriera con la Reggina in un momento difficile per il club amaranto. Tornai appositamente dall’India. Mi chiamò il presidente e mi disse che aveva bisogno di uomini che conoscessero la piazza. La salvezza sembrava una vera e propria impresa: ci furono molte penalizzazioni in classifica e problemi economici di vario genere. Fu una scelta di cuore e di gratitudine verso una maglia che mi ha dato tantissimo. Alla fine riuscimmo a vincere lo spareggio retrocessione contro il Messina. Iniziare e finire con la stessa squadra è stata una bella soddisfazione”.