Pnrr, “bocciato” un altro progetto per Reggio Calabria: il centro Agàpi di Saline Joniche fuori dai finanziamenti del Governo

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Pubblicata nella giornata di ieri la graduatoria relativa al bando PNRR, finanziati 27 ecosistemi dell’innovazione al Sud. C’è stata grande partecipazione e per molte realtà si apriranno nuove opportunità con i fondi per la coesione, ma ancora una volta Reggio Calabria e la sua provincia sono state escluse

Sono 27 i progetti di ecosistemi dell’innovazione da realizzare in contesti urbani marginalizzati delle regioni meridionali, che saranno finanziati grazie alle risorse messe a disposizione dal Fondo complementare al PNRR, per una somma totale di 350 milioni di euro. La triste notizia è che Reggio Calabria risulta essere stata tagliata fuori dall’elenco dei piani selezionati. Nella graduatoria dei progetti che hanno partecipato alla procedura negoziale figurava, infatti, il Campus AGAPI – Grecanica Advanced Calabria Platform for Innovation proposto dall’Università Mediterranea, ma questo non risulta nell’elenco conclusivo pubblicato dall’Agenzia per la Coesione territoriale. Esclusa, per il momento, pure la proposta avanzata dall’Università di Messina riguardo il Centro per lo sviluppo di Tecnologie abilitanti per l’innovazione industriale sostenibile e Resiliente.

Si profila dunque l’ennesima sconfitta per il territorio reggino, almeno dopo la prima selezione. L’investimento incluso nel Piano complementare al PNRR si caratterizza per la promozione di progetti che comprendono il valore innovativo e la riqualificazione e rifunzionalizzazione dei siti nei quali saranno realizzati. Ex aree industriali, edifici storici, fabbricati senza una specifica funzione potranno trasformarsi in luoghi di ricerca e sperimentazione dove impresa, università e amministrazioni lavorano insieme. Una grande opportunità per un territorio come Saline Joniche, che ormai da decenni convive con l’ecomostro della Liquichimica, ma anche per tanti giovani universitari che avrebbero potuto restare per studiare in questa terra dalle tante potenzialità raramente sfruttate.

Per i progetti che non sono stati selezionati a causa dell’esaurimento delle risorse previste e quindi non sono riusciti a ottenere il finanziamento, si apriranno nuove opportunità grazie al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, che prevede tra le proprie finalità anche la realizzazione di ecosistemi dell’innovazione al Sud. Almeno in questa prima selezione, per quanto riguarda il territorio calabrese, si esulta per l’approvazione della Dulbecco Institute di Lamezia Terme e del SilaB3, un sistema integrato locale di Boschi, Borghi e Bioeconomia. Fanno il pieno, invece, Sicilia e Campania che confermano di possedere strutture universitarie con la voglia e la capacità di mettersi in gioco, dimostrandosi traino di un nuovo corso finalizzato alla crescita nel Sud.

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