Coronavirus – Negazionista insegue ambulanza per ‘sbugiardarla’: la risposta del soccorritore è da applausi

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Coronavirus, negazionista insegue ambulanza in Sardegna e prova a ‘sbugiardarla’ su Facebook: la risposta del soccorritore è da applausi

Come se non bastassero i problemi relativi ai contagi, ai morti, alle difficoltà sanitarie e agli effetti del lockdown sull’economia, il Coronavirus ha dato spazio anche alla categoria dei negazionisti che hanno deciso di spostare la loro attenzione sull’argomento, tristemente, più in voga del momento.

Manifestazioni contro il vaccino, contro l’uso della mascherina, contro la stessa esistenza del virus. Deliri inneggianti al complottismo, al controllo da parte dei poteri forti, al terrorismo mediatico sul numero reale dei morti, sugli ospedali al collasso ma in realtà vuoti, così come le ambulanze che si ‘divertono’ a generare panico viaggiando a sirene spiegate ma senza pazienti. Queste sono solo alcune delle teorie promosse dai negazionisti attraverso i social che, purtroppo, danno sempre più spazio a fake news e alla voce di chiunque. Dalla Sardegna arriva la notizia di una donna che si è sentita in dovere di ‘sbugiardare’ un’ambulanza in servizio, inseguendola per provare che, vista la sua bassa velocità nonostante le sirene spiegate, fosse in realtà vuota: altro che emergenza Coronavirus! “Sirene e lampeggianti accesi. Ci supera. Va a 30 km/h fino a tempio dove spegne le sirene e continua ad andare a 30 km/h. Lo seguo giusto un po’. La curiosità è femmina ed io femmina sono! (Anche un po’ socialista). Nella cabina di guida c’è solo una persona: l’autista è mi pare molto, molto rilassato. Buona domenica”, recita il post della donna, per altro sgrammaticato.

L’episodio è capitato sotto gli occhi di Alessio Spano, responsabile della Base di Valledoria, che ha deciso di commentare con durezza tale episodio su Facebook, criticando il negazionismo che ostacola il lavoro di medici e personale di soccorso in un momento così delicato: “da responsabile della Base di Valledoria mi sento in dovere di rispondere al post di una signora che ritrae il nostro mezzo mentre proseguiva con un paziente verso il Pronto Soccorso di Tempio. Non entro nei dettagli dell’intervento e sul perché il mezzo proseguiva a bassa velocità, ma solo chi è del settore o un pò sveglio può sapere e capire il perché delle basse andature durante un’intervento. Poi non mi sembra cosi difficile capire che nel vano sanitario ci sono due persone dinequipaggio più il paziente, mi fa davvero strano arrivare al punto di dover “spiegare” cose così ovvie.

Quello che più mi amareggia oltre al testo del post sono i commenti, che inneggiano alla falsità, al complottismo più ignorante atto a colpire un settore che sta lavorando a livelli pressoché assurdi in un periodo difficile come questo. Mi dispiace per i miei ragazzi che erano in servuzio su quel mezzo, ma mi dispiace anche per tutti gli altri equipaggi, dalle Basi alle India e alle Mike che “grazie” a persone come quelle del post vengono denigrate, screditate e trattati a pesci in faccia, stigmatizzando e facendo credere che le Ambulanze con i loro equipaggi abbiano il tempo, la voglia e le risorse di girare a vuoto con le sirene accese senza paziente a bordo. Fantascienza.

È un offesa per tutte quelle persone che lavorano nel Sistema di Urgenza/Emergenza con un carico assurdo, e per il sistema in se che lavora a ritmi allucinanti. Oltre al personale Ospedaliero e il resto che gira intorno per far si che tutto possa funzionare.

Ormai Fb da voce a tutti, anche a persone così, che non credono a qualcosa che purtroppo esiste, c’è e fa male. Senza dimenticare che nell’emergenza non esiste solo il Covid. Mi sembra banale dirlo, ma le Ambulanze escono per Soccorrere chi ha necessità. RISPETTO per il paziente che in quel momento era sul mezzo, non per fare il giro della Domenica ma perché sicuramente stava male e neanche lui si sarebbe voluto trovare su un Ambulanza di certo.

Per persone come quelle del post mi viene solo una parola – VERGOGNA -“.

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