L’urlo di Munch? Naah, ora c’è l’urlo di Gallo!

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Dall’urlo di Munch all’urlo di Gallo è un attimo, giusto il tempo, per le telecamere di Dazn – ormai attentissime – di scorgere il presidente amaranto nel pieno della sua trance agonistica

Guardare molto attentamente l’immagine di copertina dell’articolo. Non serve spiegare granché. Chi ha studiato storia dell’arte lo sa bene. Da una parte, uno dei fermo-immagine più iconici e storici, fortemente impresso nella mente di ognuno. Dall’altra, il celebre protagonista del quadro “L’urlo” realizzato da Edvard Munch.

Sì, lo sappiamo, non sono da mettere a confronto. E per fortuna. In realtà, il celebre dipinto nasconde purtroppo l’immagine di uno stato d’animo malinconico, triste, vissuto dal pittore e trasmesso su tela. Tutto il contrario dell’altro, di urlo, quello subito successivo al pesantissimo gol di Rivas in Reggina-Reggiana. Dall’urlo di Munch all’urlo di Gallo è un attimo, giusto il tempo, per le telecamere di Dazn – ormai attentissime – di scorgere il presidente amaranto nel pieno della sua trance agonistica. Qualche settimana fa fu “paparazzato” in Reggina-Chievo, oggi – dopo le solite imprecazioni – si lascia andare allo sfogo liberatorio di “gallianiania” memoria. E, ora, il povero Munch potrebbe subire la concorrenza di un’altra immagine storica: l’urlo di Gallo!

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