‘Ndrangheta, operazione “Basso Profilo”: chiesto il processo per Talarico, stralciata la posizione di Cesa

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‘Ndrangheta, operazione “Basso Profilo”: chiesto il processo per Talarico, stralciata la posizione di Cesa. L’ex segretario dell’Udc: “grande soddisfazione”

Nell’ambito dell’inchiesta “Basso profilo”, la Dda di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri ha chiesto il rinvio a giudizio di 78 persone fra cui Franco Talarico, già assessore dell’Udc. Stralciata, invece, la posizione dell’ex segretario dell’Udc Lorenzo Cesa. Il blitz del gennaio scorso colpì gli esponenti delle ‘ndrine tra le più importanti di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro, nonché imprenditori di spessore ed esponenti della pubblica amministrazione ritenuti collusi con le organizzazioni criminali. I reati contestati vanno, a vario titolo, dall’associazione mafiosa alla corruzione, dal riciclaggio al trasferimento fraudolento di valori, fino alla rivelazione di segreto d’ufficio e allo scambio elettorale politico-mafioso. Talarico era finito ai domiciliari con l’accusa di associazione a delinquere aggravata dalle modalità mafiose e voto di scambio (poi rimodulati in obbligo di dimora), ma il Tribunale del Riesame aveva fatto cadere le aggravanti mafiose riqualificando il 416 ter, vale a dire lo scambio elettorale politico-mafioso, in corruzione elettorale, e contestualmente annullando per l’esponente dell’Udc l’aggravante mafiosa per il secondo reato contestato, l’associazione a delinquere (scaduti i termini della misura cautelare, il Gip aveva revocato gli arresti). A Cesa e Talarico, nell’ordinanza emessa nel gennaio scorso, il Gip di Catanzaro Alfredo Ferraro contestava specifici reati: “Associazione per delinquere aggravata ex articolo 416bis1 cp, al fine di commettere una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione, in particolare (fra gli altri) turbative d’asta, corruzione e abuso d’ufficio (agendo in questo caso nella veste di istigatori)”. E specificava: “Gli elementi indiziari suesposti, unitamente ai gravi indizi di colpevolezza dei reati (fine) – aggiunge il Gip – integrano la gravità indiziaria del delitto associativo, intesa quale associazione per delinquere capeggiata dal Gallo e costituita al fine di commettere una serie indeterminata di delitti”. Per il Gip, dunque, “nell’ambito della societas sceleris sono individuabili” i ruoli di Cesa e Talarico quali “partecipi”, con la centralità della figura di Gallo, principale indagato. Ora la richiesta di rinvio a giudizio in cui non compare il nome, stralciato, dell’ex segretario dell’Udc. L’udienza preliminare è prevista per il prossimo 2 luglio.

‘Ndrangheta, operazione “Basso Profilo”. Stralciata la posizione di Cesa: “sono soddisfatto”

“Da credente ringrazio Dio. Questa vicenda mi ha creato un grande dolore. A mio figlio, quando il Covid mi ha costretto al ricovero, ho detto che se mi fosse capitato qualcosa di grave avrebbe dovuto difendermi fino in fondo, perché con questa storia non avevo nulla a che vedere. E oggi sono soddisfatto dall’esclusione del mio nome dalla richiesta di rinvio a giudizio. E’ un motivo di grande soddisfazione“. E’ quanto afferma all’AdnKronos l’ex segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa, commentando lo stralcio della sua posizione, nella richiesta di rinvio a giudizio, da parte della Dda di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta ‘Basso profilo’. “Finire la mia vita politica infangato come persone legata alla ‘ndrangheta sarebbe stato triste – prosegue -, sono molto contento. Evidentemente i magistrati hanno letto meglio le carte, assumendo questa decisione per me vitale dal punto di vista morale, per la mia famiglia, innanzitutto, e anche per quello che rappresento per questa piccola comunità che è l’Udc”. “Fin dall’inizio – conclude – mi sono dichiarato estraneo a questa vicenda, ero coinvolto in qualcosa che non mi apparteneva. Io ho sempre avuto la massima attenzione ogni volta che sono venuto in Calabria, così come in altri luoghi. Il mondo della ‘ndrangheta l’ho sempre contrastato”.

Rotondi: “bella notizia”

“Stralciata la posizione di Lorenzo Cesa nella inchiesta calabrese ‘basso profilo’. Una bella notizia”. Così Gianfranco Rotondi su Twitter.

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