Formula 1 – Verstappen dà del ‘mongolo’ a Stroll: la Mongolia insorge, si rischia l’incidente diplomatico

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Max Verstappen apostrofa Lance Stroll come ‘mongolo’: il termine, usato in senso dispregiativo, non fa piacere alla Mongolia che parla di discriminazione e razzismo

Nel corso delle FP2 di Portimao, Max Verstappen è stato protagonista di un’affermazione poco lusinghiera nei confronti di Lance Stroll. Dopo un contatto fra i due, il pilota Red Bull ha apostrofato l’avversario come ‘mongolo’. Tale termine, usato con chiaro intento dispregiativo, non ha fatto piacere a ‘Mongol Identity‘, associazione benefica che ha pubblicato una lettera rivolta alla Formula 1 nella quale chiede una netta presa di posizione del circus e le scuse del pilota: “vogliamo esprimere la nostra disapprovazione e al tempo stesso la nostra preoccupazione nel vedere utilizzato il termine ‘Mongolo’ in maniera dispregiativa. Siamo anche abbastanza sotto shock per il fatto che la F1 non abbia preso alcun provvedimento e ci rivolgiamo direttamente ai vertici di questa competizione. Dal 1965 l’OMS ha chiaramente stabilito che il termine ‘Mongoloide’ non poteva essere associato a chi soffre della Sindrome di Down in quanto offensivo per coloro che hanno nazionalità mongola. Chiediamo a Verstappen scuse pubbliche e maggiore sensibilità nei confronti di persone che soffrono. Chiediamo cortesemente che il termine ‘Mongolo’ venga utilizzato in maniera corretta rispettando la sua originalità e autenticità“.

Verstappen dal canto suo ha liquidato l’argomento con un “non è un mio problema se qualcuno si è sentito offeso“, dichiarazioni che hanno fatto infuriare Unro Janchiv, responsabile della cultura del Ministero degli Esteri della Mongolia, che ha twittato: “non è un suo problema? Ma la Red Bull lo ha meso al corrente che il team supporta #WeRaceAsOne?”. Helmut Marko consigliere-plenipotenziario della Red Bull, ha provato a gettare benzina sul fuoco: “ho detto a Verstappen che episodi di questo genere non devono più accadere in futuro. Ha sbagliato su tutta la linea“.

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