Calabria: si autoaddestrava per diventare un terrorista, arrestato cittadino italiano

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Terrorismo, si autoaddestrava con manuali e video: arrestato dalla Polizia un cittadino italiano residente in provincia di Cosenza

E’ stato arrestato dalla Polizia un cittadino italiano residente in provincia di Cosenza, in esecuzione di un’ordinanza del gip su richiesta della Dda di Catanzaro, per auto-addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale. Nel materiale sequestrato gli investigatori hanno trovato manuali di istruzioni sulla realizzazione di ordigni, tutorial sulla conduzione di operazioni terroristiche, documenti esplicativi sull’auto addestramento per il compimento di attentati, video ed immagini cruente di esecuzioni dell’Isis, riviste ufficiali delle agenzie mediatiche dell’Isis, Al Qaeda e altri gruppi terroristici, oltre a documenti in lingua araba auto prodotti dall’indagato.

Terrosimo, Fsp Polizia sull’indagine in Calabria: “L’eccellenza dei nostri investigatori garanzia assoluta. Fiducia meritata sul campo”

“Esprimiamo un plauso per l’ottimo risultato conseguito oggi da magistratura e polizia di Stato in Calabria con l’indagine antiterrorismo che conferma, per l’ennesima volta, quanto efficace ed efficiente sia il lavoro di investigatori che, silenziosamente e costantemente, non perdono mai un colpo in uno dei settori più delicati e difficili della sicurezza. Un lavoro di altissima professionalità che, non a caso, distingue la polizia italiana come uno dei migliori Corpi. Un lavoro che donne e uomini in divisa svolgono parallelamente a mille altri servizi resi al Paese, e che su tutti i fronti rappresenta garanzia di sicurezza, di legalità e di libertà”. Così Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, a proposito dell’inchiesta antiterrorismo denominata “Miraggio”, condotta dalla Dda e dalla Digos di Catanzaro e Cosenza, che ha portato all’emissione di un’ordinanza cautelare nei confronti di un cittadino italiano residente in provincia di Cosenza, finito in carcere per auto-addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale. “Gli operatori della polizia di Stato – aggiunge Mazzetti – guadagnano ogni giorno sul campo la fiducia che i cittadini devono continuare a riservare loro, e che è indispensabile perché si possa continuare a fare sempre meglio, soprattutto in quei territori e settori che più di tutti necessitano di uno sforzo comune e collettivo per raggiungere gli obiettivi. Uno sforzo che sul piano della politica e delle istituzioni non può tradursi in vuoti attestati di stima, ma deve tradursi nel massimo sostegno possibile agli appartenenti alle forze dell’ordine, che raggiungono straordinari risultati troppo spesso a costo di sacrifici personali, non adeguatamente riconosciuti, senza i necessari mezzi, senza le sacrosante tutele, senza un trattamento rispettoso della loro dignità e della loro professionalità. La polizia italiana rimane la migliore d’Europa ma i suoi operatori i peggio trattati su tutti i fronti. E questo dovrebbe far riflettere”.

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