Coronavirus, Speranza: “Lavoriamo per un’Italia tutta in zona gialla. E su Natale e coprifuoco…”

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Coronavirus, le parole del ministro della Salute Roberto Speranza in merito alla situazione in Italia tra Rt, coprifuoco, Natale e zona gialla

Il numero di nuovi contagi e soprattutto il numero di 853 vittime registrate nelle ultime 24 ore “sono i numeri di una epidemia ancora molto presente nel nostro paese”. Sono le parole del ministro della Salute Roberto Speranza ospite di ‘Di Martedì‘. “Il dato più drammatico – prosegue – è quello delle persone che perdono la vita ma anche il dato delle persone contagiate è ancora molto alto. Però da qualche settimana vediamo un segnale che va nella direzione giusta, Rt si sta abbassando, due settimane fa era 1,7, poi 1,4 ora è 1,2 e sta scendendo: questo significa che le misure che abbiamo adottato iniziano a dare i loro effetti e che dobbiamo continuare a insistere su questo strada perché la curva è piegabile stiamo un po’ alla volta piegandola ma bisogna insistere con la massima prudenza”.

Una Italia tutta in zona gialla? Ce lo auguriamo, è il nostro auspicio, lavoriamo in questa direzione, i tempi però andranno ponderati con grandissima attenzione. Oggi mezza Italia vive in zona rossa, una parte significativa in zona arancione e solo un piccolo pezzo in zona gialla. Se si continuerà con serietà e rigore a rispettare le misure siamo sicuri che l’Italia potrà uscire da questa fase ed entrare in una fase migliore”.

“Il Natale va limitato agli affetti più stretti. Il messaggio è che dobbiamo stare con le persone più care ma ridurre tutte le occasioni non necessarie in cui il contagio si può diffondere. Il numero massimo dei convitati? Faremo una valutazione, non c’è stata ancora una decisione. In questo momento sono consentiti solo spostamenti da zona gialla a zona gialla. Vedremo l’evoluzione epidemiologica delle prossime settimane. Bisogna evitare gli spostamenti non strettamente necessari, ridurre il più possibile le relazioni con le altre persone se queste non sono indispensabili e restare a casa ogni volta che è possibile”. Il coprifuoco alle 22 vale anche per la Messa di Natale: “Il messaggio – ha detto Speranza – è ridurre tutte le occasioni in cui il virus si può diffondere. Il coprifuoco dopo le 22 c’è anche per la messa. Una valutazione sarà comunque fatta nei prossimi giorni”.

“Con le regioni parliamo e parleremo, io capisco che ci sono famiglie, persone che lavorano, meritano il massimo rispetto. Ma il punto è evitare le tantissime aggregazioni che possono svilupparsi e i tanti che si sposterebbero per andare in vacanza. Non dobbiamo fare l’errore di quest’estate, in tanti hanno pensato che la battaglia fosse vinta e hanno abbassato la guardia. Bisogna evitare spostamenti che non sono strettamente necessari e stare a casa ogni volta che è possibile. Se saremo attenti rimetteremo la curva sotto controllo e potremo guardare con maggiore fiducia alla stagione che verrà”.

In vista del prossimo Dpcm di dicembre “valuteremo fino all’ultimo i dati, vogliamo vedere quanto riusciremo a piegare la curva, poi continueremo col principio di proporzionalità. Guai a scambiare i primi segnali che vanno in una direzione giusta in uno scampato pericolo. La situazione è ancora molto seria, la pressione sulle strutture sanitarie è ancora molto forte”.

“Le scuole? Faremo il possibile per riaprire le scuole in dicembre, dobbiamo vedere il quadro epidemiologico, valutandolo giorno per giorno. Le scuole sono e restano una priorità assoluta per il governo”.


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