Come funziona il pass che consente lo spostamento fra le Regioni? ‘Inutile’ in zona gialla, favoriti i movimenti verso Calabria e Sicilia

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Italia pronta a tornare ad una graduale normalità dal 26 aprile: ecco come funziona il pass che consente gli spostamenti fra le Regioni

Il 25 aprile è la data in cui si festeggia la ‘Liberazione’, il 26 aprile sarà quella in cui si festeggerà l’inizio delle riaperture. Secondo quanto annunciato ieri dal presidente del Consiglio Mario Draghi, a partire dalla fine del mese l’Italia si avvierà verso un graduale ritorno alla normalità. Sarà possibile tornare a sedersi nei locali all’aperto anche di sera; frequentare musei, cinema e teatri; tornare a praticare sport a livello amatoriale; e soprattutto saranno consentiti gli spostamenti che non prevedano per forza una condizione di necessità. L’apertura dei locali, delle strutture che veicolano divertimento e cultura, oltre che la possibilità di muoversi liberamente favoriranno enormemente il turismo in vista della stagione estiva. Il governo ha previsto un pass, i cui dettagli verranno resi noti con maggior precisione nelle prossime ore, che consentirà a chiunque sia vaccinato, guarito dal Coronavirus o sia in possesso di tampone negativo di potersi muovere in tutta Italia. Vediamo come funziona.

Pass Regioni, ok agli spostamenti: via libera ai guariti

cutro accoglie guarito coronavirus calabriaSecondo i dati ufficiali, in Italia sono attualmente presenti 3 milioni e 218.000 persone che hanno sconfitto il Coronavirus e possono dirsi clinicamente guarite. Un dato che però non riporta la reale situazione della penisola, in quanto i guariti sono decisamente di più. Vanno considerate anche quelle persone che hanno contratto la malattia in maniera el tutto asintomatica e non ne sono consapevoli, così come chiunque si sia rivolto a cliniche private: due categorie che non rientrano nel contaggio ufficiale. Secondo le stime, sarebbero 7 milioni gli italiani realmente guariti dal Covid, circa il doppio rispetto ai dati ufficiali. Inoltre si attesta un aumento di circa 30.000 unità al giorno, quindi entro il 26 aprile ci saranno circa 300.000 guariti in più rispetto ad oggi. Per certificare l’avvenuta guarigione basterà essere in possesso di un documento del medico di famiglia; di tamponi che attestano la negatività dell’infezione avuta; di un test molecolare che documenta la presenza di anticorpi nel sangue.

Pass Regioni: vaccinati con o senza seconda dose?

vaccini papardoPer attestare l’avvenuta vaccinazione basterà presentare il documento che viene rilasciato in sede vaccinale. A tal proposito il Cts dovrà chiarire una questione molto importante: si riterranno vaccinati i soggetti che hanno ricevuto anche solo la prima dose, o soltanto quelli che hanno ricevuto anche il richiamo del vaccino? La differenza è molto importante, in particolar modo per il turismo. Attualmente in Italia 4.5 milioni di persone hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino, mentre 6 milioni hanno ricevuto solo la prima dose. La stragrande maggioranza dei vaccinati, visto il criterio legato all’età, risulta essere anziani over 70, moltre di esse fragili che si trovano ospiti di RSA e case di cura: non proprio la categoria che solitamente muove il settore turistico.

Rischiano dunque di beneficiarne i ‘furbetti del vaccino‘, tutte le persone più giovani che, non avendone diritto, sono riusciti a scavalcare la fila anticipando il proprio turno in barba alle priorità del governo. Molte persone under 70 hanno comunque ricevuto il vaccino in quanto membri del personale sanitario, forze dell’ordine o personale scolastico.

Pass Regioni: per tutti gli altri ‘c’è il tampone’

Foto di Alessandro Di Marco / Ansa

Se non si è guariti o vaccinati servirà il tampone. Per effettuare uno spostamento da una regione all’altra basterà presentare un tampone che attesti la negatività al Coronavirus. Il Cts dovrà specificare anche qui i dettagli, come ad esempio se basterà un tampone rapido ed entro quanto dovrà essere stato effettuato per essere considerato valido ai fini dello spostamento. Va sottolineato come un tampone negativo non assicuri la certezza di non poter sviluppare il Covid nei giorni successivi. Questo è un rischio che il governo intende correre poichè minimo, visto l’aumentare dei soggetti vaccinati e la diminuzione dei casi attestato dalla curva epidemiologica, ma che soprattutto non basta a giustificare la negazione del diritto di spostarsi liberamente a quelle persone ancora non hanno potuto ricevere il vaccino a causa del ritardo nelle tempistiche della somministrazione.

Pass Regioni: la situazione in zona gialla-bianca e il focus su Calabria e Sicilia

Va sottolineato come questo pass, entro poco tempo, potrebbe rivelarsi inutile. Per muoversi tra zone gialle o bianche non servirà alcuna attestazione. Lunedì 26 aprile, giorno della riapertura, almeno 15 Regioni d’Italia potrebbero già essere in zona gialla. Secondo i parametri attuali: Lombardia, Lazio, Campania, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Liguria, Marche, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Umbria, Basilicata e Molise.

Bronzi riace museo magna grecia reggio calabriaAlla luce dell’ultimo bollettino, anche la Calabria potrebbe sperare di diventare zona gialla dal 26 aprile, mentre la Sicilia dovrebbe restare zona arancione per almeno un’altra settimana: entrambe le Regioni sono pronte però a passare in giallo grazie all’arrivo della bella stagione e l’aumento delle temperature che dovrebbe favorire una diminuzione dei contagi come avvenuto la scorsa estate. Per le prime settimane dunque, in queste due regioni si potrà usufruire del pass per tornare a visitare i Bronzi di Riace, oppure fare un’escursione sull’Etna. Ricordiamo inoltre che i pendolari dello Stretto, così come chiunque effettua viaggi di lavoro fra altre Regioni, avranno bisogno solo dell’autocertificazione. Solo Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta, attuali zone rosse, sono sicure di non tornare in zona gialla entro breve. Nel breve periodo dunque, il pass potrà essere utile solo in poche regioni nelle quali, complici maggiori restrizioni, difficilmente un turista deciderà di recarsi nel breve periodo. Sarà dunque una questione di tempo, si spera: con l’arrivo dell’estate, la maggiore presenza dei vaccini e una diminuzione dei contagi l’Italia si colorerà di giallo e di bianco rendendo anche il pass per gli spostamenti essenzialmente inutile.

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