Catanzaro sconfitto in casa, il presidente Noto si infuria: “Avremmo meritato una direzione di gara di qualità, e invece…”

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Il presidente del Catanzaro, Floriano Noto, va su tutte le furie contro la terna arbitrale dopo la sconfitta interna dei giallorossi contro l’Avellino

Dopo aver affrontato (e sconfitto) la prima in classifica, nel turno infrasettimanale del girone C di Serie C di oggi il Catanzaro affrontava la seconda della classe, l’Avellino. Risultato finale: 0-1 per i campani con un gol di Bernardotto, che però ha messo in rete da posizione di fuorigioco. Questo ha mandato su tutte le furie il presidente giallorosso Floriano Noto, che al termine del match non le ha mandate a dire. Di seguito il comunicato ufficiale del club con le dichiarazioni del massimo dirigente nei confronti della terna arbitrale.

“Una partita di cartello tra due squadre che lottano per il vertice della classifica meriterebbe una direzione di gara di qualità. E se è vero che gli errori fanno parte del gioco, è anche vero che se sono troppo grossolani, come quello in cui sono incappati il signor Rutella di Enna e il suo assistente, diventa difficile accettare un risultato che penalizza oltremodo la mia squadra. Peccato perché Catanzaro ed Avellino sono due belle realtà di questo campionato e sarebbe stato auspicabile un arbitraggio consono a questo match. Invece devo registrare una vera è propria topica commessa dalla terna arbitrale che ha convalidato un gol per i campani in netto fuorigioco. Non uno di quelli millimetrico, per intenderci, ma visibile senza dover ricorrere al replay. Un fuorigioco visto da tutti ma sfuggito alla giacchetta nera (e al suo assistente) che, nell’incredulità generale, non ha inteso segnalare la posizione irregolare di Bernardotto. Un danno serio per la mia squadra che, ormai mi sto convincendo sempre di più, non è fortunata con le decisioni assunte dagli arbitri. Si dice che a fine anno gli errori si compensano ma a questo punto del campionato il nostro credito è davvero alto. Speriamo, da qui alla fine, di non dover tornare più sull’argomento e di poterci giocare le nostre chance senza ulteriori recriminazioni”.

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