Storico accordo tra Renzi e Forza Italia: parte dalla Sicilia il progetto del “Grande Centro” [DETTAGLI]

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L’intesa tra Forza Italia e Italia Viva parte con un intergruppo all’Assemblea regionale siciliana, e punta a liste comuni per le amministrative di Palermo e le regionali del 2022. Parte dalla Sicilia il progetto del “Grande Centro”

Parte dalla Sicilia il progetto del “Grande Centro” a cui Matteo Renzi sta lavorando sin dalla sua uscita dal Partito Democratico. In questi giorni, dopo il pranzo a Firenze tra l’ex premier e Miccichè, capo forzista sull’Isola, si è concretizzato l’accordo tra Forza Italia e Sicilia Futura-Italia Viva che partirà con un  intergruppo all’Assemblea regionale siciliana, e punta a liste comuni per le amministrative di Palermo e le regionali del 2022. Brutte notizie, quindi, per il “Nuovo Ulivo” pensato da Enrico Letta che doveva mettere assieme Pd, M5S, Calenda, Renzi, Socialisti e Verdi con i renziani, e forse Azione, proiettati in un altro progetto. Anche nel Centro/Destra c’è confusione sotto il cielo: se questo progetto del Grande Centro prende piede, Forza Italia dovrà decidere che fare con l’allaenza con Lega e Fratelli d’Italia. Il tutto si deciderà nei prossimi mesi, fondamentali le trame per l’elezione del Presidente della Repubblica.

Le dichiarazioni di Micciche

Come voteranno in Assemblea? A me non interessa, quello che interessa è la futura creazione di un mondo politico che ci appartiene”. Sigliamo un accordo forte al quale lavoriamo da un po’ di tempo – ha affermato il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè un’operazione che avviene in Sicilia. Mentre un accordo tra Italia Viva e Forza Italia deve essere fatto a Roma. A noi interessa il rapporto tra Sicilia futura e Forza Italia”. “Quest’accordo avviene in Sicilia– ha precisato Miccichè – se lo si vorrà replicare a livello nazionale bisognerà parlare con Berlusconi o Tajani. Ci lavoravamo da tempo, non è stata una operazione facilissima, Sicilia Futura-Iv ha persone forti nei territori e abbiamo operato per evitare eventuali conflitti che non ci sono”. “Sono convinto che quest’accordo porterà lontano le forze politiche – ha aggiunto Miccichè – per quanto riguarda l’Assemblea siciliana non mi interessa cosa faranno i tre deputati di Sicilia Futura-Iv, quello che mi interessa è la futura creazione di un mondo politico che ci appartenga. E’ un risultato politicamente importantissimo”. I due gruppi all’Ars contano in totale 16 parlamentari. Al fianco di Miccichè i capigruppo all’Ars di Fi e Sf-Iv, rispettivamente Tommaso Calderone e Nicola D’Agostino, e anche Edy Tamajo, deputato di Sicilia Futura, con la presenza in sala di tanti consiglieri comunali dei due partiti.

 

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