Reggio Calabria, l’Ordine degli Ingegneri: “la gestione del rischio idrogeologico deve essere una priorità“

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La nota del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Reggio Calabria, Francesco Foti

“Gli eventi meteorici che stanno interessando il territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria evidenziano in modo inequivocabile che le conseguenze dei cambiamenti climatici, su un territorio già naturalmente fragile e reso maggiormente vulnerabile dalla mancata o errata manutenzione, rappresentano fattori di estrema criticità”. Lo afferma in una nota Il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Reggio Calabria, Francesco Foti.

“Occorre un’azione urgente ed efficace per la mitigazione del rischio, individuando strumenti, priorità d’intervento e adeguate risorse economiche. In questo contesto, in cui emergono in maniera palpabile i rischi per i cittadini, appaiono inoltre assolutamente prioritarie le attività di informazione e formazione sui temi della Protezione Civile e la necessità di rendere sempre più disponibili alla conoscenza comune le pianificazioni comunali di emergenza”.

“La riduzione del rischio idrogeologico, come di ognuno dei rischi che interessa il nostro territorio, tra cui quello sismico, richiede la messa in campo di una politica integrata di azioni, che coinvolga tutti i soggetti interessati, in modo da consentire il superamento della logica della riparazione e l’affermazione della logica della prevenzione, con risultati positivi anche sul piano economico”.

“Nel merito si ritiene utile adoperarsi per un migliore coordinamento della normativa e della pianificazione esistente e una identificazione chiara delle competenze e delle responsabilità, anche in relazione agli interventi di mitigazione programmati, nonché mettere in atto un approccio multidisciplinare, promuovendo la partecipazione attiva di tutte le parti interessate. In tal senso la categoria degli ingegneri è intenzionata a dare un fattivo contributo, anche con la creazione di apposite commissioni tecniche, per analizzare tipologie di opere e attività prioritarie che portino sia alla riduzione del rischio che a benefici per l’ambiente”.

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