Controlli sullo Stretto di Messina, De Luca fa un passo indietro: “Musumeci adotti la mia banca dati, rischio la decadenza dalla carica di sindaco”

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De Luca sospende l’utilizzo della banca dati sullo Stretto di Messina e lancia un appello al presidente della Regione Musumeci: “Adottala tu, fai questo regalo di Pasqua ai siciliani”

Stop alla banca dati dello Stretto di Messina. Lo ha annunciato questo pomeriggio il sindaco di Messina durante una diretta Facebook. L’argomento del giorno è la delibera del Consiglio del Ministri che annulla l’ordinanza del sindaco. De Luca ha spiegato punto per punto il contenuto della memoria che stamattina ha inviato al Governo e alla fine della diretta ha lanciato un appello al Presidente della Regione Siciliana. Con una nota inviata al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, De Luca ha ufficialmente chiesto che, a seguito dell’annullamento sancito dal Consiglio dei Ministri, sia recepito a livello regionale il sistema di registrazione on line ‘Si passa a condizione’, che dunque non sarebbe più utile solo alla preventiva tracciabilità per attraversare lo Stretto, ma anche per tutti gli altri varchi di acceso in Sicilia.

Avevo due possibilità

Quanto successo con il Consiglio di Stato, costretto a riunirsi in 12 ore e con il successivo Consiglio dei Ministri che in pochi minuti ha liquidato il Sindaco De Luca per provocarlo e farlo fuori politicamente, è una cosa mai vista prima. Sarei tentato ad andare avanti e rivendicare i diritti del nostro territorio. Sarei tentato ad andare avanti per dire che non esiste un’Italia di serie A e una di serie B, come certi baroni delle Istituzioni hanno voluto affermare con la frettolosa deliberazione odierna, assunta senza neppure affrontare il merito della questione. Purtroppo, con la sospensione del sistema di controllo capillare degli accessi al territorio regionale – già attivo in territori quali la Sardegna, la Lombardia, la Campania – le strade sono due: andare allo scontro, decretando l’avvio di un procedimento di decadenza dalla mia carica di Sindaco oppure implorare il Presidente Musumeci di far proprio il nostro lavoro di un mese e adottare per il bene della Sicilia un sistema di controllo per chiunque entra in casa nostra. Ho scelto la seconda via“.

Pubbliche scuse a Musumeci

“Se per fare scendere dal piedistallo su cui Musumeci si è confinato – offeso per le mie parole di lesa maestà – sono necessarie le pubbliche scuse, bene, in nome della salute pubblica lo faccio”. Presidente – continua il Primo Cittadino – con un colpo di penna lei può garantire ai siciliani un controllo serio, con meno dispendio di forze dell’ordine in giro per le strade, gettate nella mischia senza un criterio oggettivo. Lei è il solo a poter garantire la sopravvivenza di una banca dati da estendere a tutto il territorio regionale, che ogni sera può fornire numeri e dati su chi è entrato e dove sta andando, garantendo l’effettività dei controlli sanitari per la verifica dell’isolamento fiduciario. Faccia un regalo pasquale ai suoi concittadini, al di là di auguri stucchevoli e fini a se stessi: faccia loro il dono di sapere con cognizione di causa come arginare il flusso incontrollato di coloro che continuano ad entrare in Sicilia”.  

Più corse per i pendolari

Inoltre– ha aggiunto De Luca- le chiedo una cortesia in nome dei tanti pendolari in sofferenza sullo Stretto per le estenuanti attese – conclude il Sindaco peloritano. Ripristini almeno altre 2 corse giornaliere: quella mattutina e quella serale sono insufficienti per garantire ai pendolari un dignitoso transito tra le due sponde”.

A Messina servono 500 mila mascherine

De Luca inoltre chiederà al presidente l’invio a Messina di 500 mila mascherine: “voglio una parte del bottino che è arrivato dalla Cina”.  “Apprendo che ha disposto l’obbligo di indossare le mascherine a tutela della collettività. Le mascherine sono introvabili o reperibili a costi inaccessibili per i meno abbienti. Ha fatto arrivare un carico dalla Cina contenente tonnellate di mascherine: se dobbiamo indossarle obbligatoriamente, per cortesia, ne destini una parte anche ai Comuni. Per Messina ne servirebbero almeno 500 mila”-ha detto De Luca rivolgendosi a Musumeci.

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