Green Pass, il Governo discute sul prezzo dei tamponi in farmacia: “meglio gratis” per Salvini e Conte, ma Draghi fa muro

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Le discussioni sul costo dei tamponi sono entrate nel vivo dopo l’obbligatorietà del Green Pass nei luoghi di lavoro, il Premier Draghi però non vorrebbe renderli gratuiti: le reazioni dei leader politici e dei sindacati

La decisione del Governo è ormai chiara, Green Pass obbligatorio da ottobre per tutti i dipendenti pubblici e privati, con un decreto che salvo sorprese e intoppi nella maggioranza dovrebbe essere approvato nel Consiglio dei ministri convocato oggi alle ore 16. A confermarlo sono gli stessi sindacati, convocati nel pomeriggio di ieri a palazzo Chigi: l’obbligo vaccinale, ancora auspicato dalle sigle confederali, non è stato escluso, ma al momento non è preso in considerazione dall’esecutivo. Ecco perché il Premier Draghi e il Ministro Speranza tendono a spingere sulla Certificazione Verde come strumento per incentivare l’adesione alla campagna vaccinale. In questo momento nemmeno la proposta di rendere gratuiti i tamponi per i lavoratori, avanzata ancora da Cgil, Cisl e Uil, non sembra scalfire il muro sollevato dal Governo.

“Abbiamo chiesto di valutare la possibilità di renderli gratuiti almeno in via temporanea, fino alla fine dell’emergenza cioè fine anno”, spiega il segretario della Cgil Maurizio Landini che avverte: “non è il momento di creare divisioni né capri espiatori”. Concetto ribadito dal numero uno Uil Pierpaolo Bombardieri, secondo cui “non si può scaricare sui lavoratori il costo della sicurezza sul lavoro, perché di questo parliamo”. E ricorda che “la vita dei nostri lavoratori e lavoratrici ha la stessa dignità della politica, abbiamo chiesto di introdurre l’obbligo anche in parlamento”. Rincara la dose anche Matteo Salvini, che insiste per rendere gratuiti i tamponi a chi non è in possesso della Certificazione Verde: “noi chiediamo milioni di tamponi rapidi gratuiti o a basso prezzo per milioni di famiglie di italiani in difficoltà. Il tampone rapido e gratuito è una soluzione, spero che nessuno si metta di traverso”. Il leader della Lega critica inoltre alcuni aspetti dello strumento sempre più imposto dal Governo sulla popolazione: “usare il green pass per le riaperture e per lavorare va bene, però costringere le mamme che portano il bimbo alla scuola materna mi sembra assolutamente assurdo, perciò abbiamo presentato un emendamento in Parlamento”.

Sul discorso tamponi è simile anche l’opinione di Giuseppe Conte, che ad Assisi per la campagna elettorale del sindaco grillino Stefania Proietti, ha risposto a una domanda dei giornalisti sul nodo dei test gratuiti richiesti dai sindacati in seguito all’estensione del Green Pass per tutti i lavoratori. “Noi come M5s abbiamo invocato e proposto il tampone gratis, quindi adesso bisogna vedere per quanto riguarda le dotazioni finanziarie – ha affermato l’ex Premier – . Coloro che non sono vaccinati sono ormai una parte residua della popolazione, quindi adesso i costi di un tampone gratuito potrebbero essere accessibili, ma è una valutazione che in questo momento non riesco a fare”. Le discussioni comunque sono entrate nel vivo, il Premier Draghi non vorrebbe renderli gratuiti: secondo indiscrezioni il Governo starebbe ragionando sull’obbligo per le farmacie di adeguarsi alla convenzione per un prezzo calmierato dei tamponi, con l’idea di farli pagare 8 euro ai minorenni e per coloro che devono svolgere attività di volontariato. Dovrebbe essere questa la decisione presa in cabina di regia che si è svolta oggi a palazzo Chigi.

Covid, Lollobrigida: “tamponi gratis e protocolli di sicurezza per battere la pandemia”

“Il governo renderà obbligatorio il green pass anche per i luoghi di lavoro ma gli italiani continueranno a viaggiare su bus e metro strapieni proprio per andare a lavorare. Ci si affida a questo strumento come metodo salvifico ma che in realtà non salvaguarda né dal contagiare né dall’essere contagiati, un modo surrettizio per introdurre la vaccinazione obbligatoria. Il green pass rischia di disincentivare l’uso di quegli strumenti in grado di contrastare il virus, come mascherina, distanziamento e igienizzazione delle mani. Per battere la pandemia Fratelli d’Italia chiede di garantire i protocolli sicurezza e rendere gratuiti i tamponi”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.

Green Pass, Re David: “nei supermercati chiesto ai dipendenti, ma non ai pensionati. Senza tamponi gratis si elimina il diritto al lavoro”

“Il Green pass obbligatorio è una scelta del governo, non è del sindacato”. A ribadirlo è la segretaria della Fiom, Francesca Re David, a Bologna per l’assemblea nazionale delle delegate e dei delegati Fiom: “noi abbiamo chiesto l’obbligatorietà dei vaccini. Mi permetto di fare un esempio non metalmeccanico: i lavoratori devono fare il Green pass, però nei supermercati dove ci sono i lavoratori e persone non vaccinate, perché chi non lavora a partire dai pensionati non ha nessun vincolo, invece non ci interessa”, ricorda la leader sindacale. Per Re David la scelta del governo “pone il tema enorme dei tamponi gratuiti, perché altrimenti ti viene tolto il diritto al lavoro. In tutta Europa ci sono i tamponi gratuiti, perché garantiscono il tracciamento. E l’Italia sul tracciamento è sempre stata molto indietro rispetto agli altri Paesi”.

Green pass, Meloni: “per il Governo hai diritti solo se vaccinato”

“Il Governo dice che se non ti vuoi vaccinare ti devi pagare il tampone, ma l’Italia è fondata sul Lavoro. Il governo dice che puoi avere diritti solo se ti vaccini, ma questa è una bomba sul sistema sanitario, cioè ti dice: ‘non ti curo se sei responsabile di alcuni comportamenti’, allora non dovremmo curare nemmeno chi fuma. Draghi? Sul Green pass sono d’accordo con la Merkel. Lui d’accordo con Macron, io con tutto il resto dell’Europa e del mondo”. Lo afferma il Presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, all'”Aria che tira”, programma in onda su La7.

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