Comunali Reggio Calabria, i DATI definitivi: Milia (1.675) e Castorina (1.510) i più votati, Malaspina è consigliere con 437 preferenze. Batosta PSI

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Comunali Reggio Calabria, i dati dei voti degli eletti e il quadro della situazione in vista del ballottaggio

E’ Federico Milia (Forza Italia) il più votato tra i candidati delle elezioni comunali di Reggio Calabria: in 25enne coordinatore del movimento giovanile del partito azzurro ha ottenuto 1.675 preferenze, seguito dal capogruppo uscente del Pd in consiglio comunale Antonino Castorina che ha raccolto 1.510 voti. Terzo Mario Cardia (S’intesi) con 1.286, poi Demetrio Marino (Fratelli d’Italia) con 1.215.

Nel centrosinistra pesa la batosta elettorale della lista PSI-A testa alta, che è rimasta senza seggi nonostante presentasse due assessori uscenti tra gli elementi di spicco dell’Amministrazione Falcomatà (Irene Calabrò e Nino Zimbalatti), oltre a Ruvolo. Solo in caso di vittoria al ballottaggio entrerà in consiglio Irene Calabrò, che ha ottenuto 702 voti, superando di appena due preferenze Nino Zimbalatti fermo a 700. Il ricorso di Zimbalatti determinerà il risultato finale dopo il riconteggio.

Nella stessa situazione Filippo Burrone (Primavera Democratica), 691 voti. Verrà eletto soltanto in caso di vittoria di Falcomatà al ballottaggio.

Ancora più difficile entrare in consiglio per Giovanni Latella, altro esponente di spicco dell’Amministrazione uscente. E’ arrivato terzo nella lista di Italia Viva, dopo Paolo Brunetti (882 voti), eletto in consiglio, e Deborah Novarro (618), che entrerà soltanto in caso di vittoria al ballottaggio. Per Latella l’unica speranza è che Falcomatà vinca il ballottaggio e alla sua lista tocchi una nomina in Giunta.

Sicuro del seggio in consiglio comunale il Presidente uscente Demetrio Delfino, che con 881 voti è arrivato primo nella lista di Reggio Coraggiosa – Articolo Uno. Secondo Filippo Quartuccio (706 voti), che entrerà in consiglio solo in caso di vittoria di Falcomatà al ballottaggio.

Nella lista del Pd, oltre a Castorina, gli eletti sicuri sono Rocco Albanese (1108 voti) e Giuseppe Marino (1070 voti). Devono sperare nella vittoria del ballottaggio, invece, Giuseppe Sera (1029 voti), Vincenzo Marra (1002 voti) e Lucia Anita Nucera (855 voti).

Se Falcomatà perde il ballottaggio, le sue liste sfornano 9 candidati, tutti uomini:

  • Antonino Castorina – 1510 voti, Pd
  • Mario Cardia – 1.286 voti, S’intesi
  • Rocco Albanese – 1.108 voti, Pd
  • Giovanni Muraca – 1.095 voti, La Svolta
  • Armando Neri – 1.079 voti, Reset
  • Giuseppe Marino – 1.070 voti, Pd
  • Carmelo Versace – 1.019 voti, Innamorarsi di Reggio
  • Paolo Brunetti – 882 voti, Italia Viva
  • Demetrio Delfino – 881 voti, Articolo Uno

Click qui per scaricare la tabella con tutti i voti delle liste della coalizione di Falcomatà

Nel Centrodestra la situazione è analoga. Anche qui, in caso di sconfitta di Minicuci al ballottaggio, gli eletti delle liste della coalizione sono 9 e sono tutti uomini:

  • Federico Milia – 1.675 voti, Forza Italia
  • Demetrio Marino – 1.215 voti, Fratelli d’Italia
  • Antonino Caridi – 1.170 voti, Forza Italia
  • Antonino Maiolino – 1.154 voti, Forza Italia
  • Massimo Ripepi – 1.028 voti, Fratelli d’Italia
  • Saverio Anghelone – 1.019 voti, Cambiamo con Toti
  • Guido Rulli – 800 voti, Minicuci Sindaco
  • Giuseppe De Biasi – 722 voti, Lega
  • Nicola Malaspina – 437 voti, Reggio Attiva

In caso di vittoria al ballottaggio, entreranno in consiglio anche Marianna Cilione (997 voti, Forza Italia), Giuseppe Eraclini (863 voti, sempre Forza Italia), Filomena Curatola (871 voti, Fratelli d’Italia) e altri candidati, tra cui Angela Latella (Ama Reggio), che con 344 voti sarebbe l’eletta con il numero più basso di preferenze.

Click qui per scaricare la tabella con tutti i voti delle liste della coalizione di Minicuci

Grazie alle schede di Marco Patanè, possiamo analizzare i flussi di voto tra le liste e i candidati, misurando il peso del voto disgiunto (che ha premiato moltissimo Angela Marcianò e Klaus Davi), ma anche delle preferenze di genere. Spicca subito l’enorme mole di voti che gli elettori hanno dato ad alcune liste, soprattutto Klaus Davi ma anche Minicuci Sindaco, esprimendo la scelta in base al nome della lista con l’intenzione di votare il candidato a sindaco, ma senza esprimere una preferenza.

Click qui per scaricare la tabella che analizza i dati sui flussi di voto interni alle liste e sul peso del voto di genere

Click qui per scaricare la tabella che analizza i dati del voto disgiunto

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