Riprendono gli sbarchi a Lampedusa, arrivati altri 36 migranti: tutti in quarantena obbligatoria per il coronavirus. Lega: “Situazione paradossale, chiudere subito i porti” 

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36 di migranti sbarcano Lampedusa e intanto la nave della Ong Alan Kurdi avrebbe intercettato altri due barconi a circa 30 migliaia a nord di Zuwara, con a bordo circa 150 profughi

Continuano gli sbarchi di migranti in Italia. Ieri pomeriggio sull’isola di Lampedusa sono arrivate 36 persone in prevalenza di nazionalità subsahariana, tra  cui 11 donne, due delle quali in gravidanza. L’ultimo sbarco risaliva a tre settimane fa. Tutti i migranti sono stati trasferiti nell’hotspot di contrada Imbriacola, dove saranno sottoposti a regime di quarantena, così come disposto per i migranti giunti a Lampedusa lo scorso 14 marzo. Intanto- come riporta l’Ansa- la nave della Ong Alan Kurdi avrebbe intercettato altri due barconi a circa 30 migliaia a nord di Zuwara, in area Sar libica, con a bordo circa 150 profughi.

Nuovi sbarchi, chiudere subito i porti

La notizia di un nuovo sbarco ha immediatamente scatenato le polemiche dell’eurodeputata Lega Annalisa Tardino, che commenta: ”In piena emergenza Coronavirus continuano gli sbarchi, nel silenzio generale dei media e delle autorità. L’ultimo è di qualche ora fa, a Lampedusa, ma è solo uno dei tanti barchini che arrivano, nell’assenza totale di controlli. Una situazione che ha del paradossale, perché mentre invitiamo gli italiani a restare a casa, a fare sacrifici da settimane per la sicurezza di tutti, arrivano in Sicilia, indisturbati, decine di migranti clandestini, con tutto ciò che ne consegue in termini di pericolo per la salute dei cittadiniIn una situazione così grave vanno chiusi tutti i porti, non possiamo rischiare che azioni superficiali producano danni ingenti. Queste imbarcazioni vanno intercettate e dirottate altrove. E per chi riesce ad arrivare comunque, non ci sono mezze misure, accurati controlli sanitari e quarantena obbligatoria, senza eccezioni”.

Foto di repertorio

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