Ponte sullo Stretto, i ministri in coro: “si deve fare, Sud sia hub logistico del Mediterraneo”

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I ministri Gelmini e Orlando, insieme al sottosegretario Bellanova, ritengono che il collegamento stabile tra Messina e Reggio Calabria sia necessario. Claudio Signorile, attuale leader del movimento Mezzogiorno Federato, chiede però fatti concreti

Piano nazionale di ripresa e resilienzaPonte sullo stretto di Messina, energie rinnovabili, infrastrutture e trasporti: sono questi i temi al centro del dibattito che ieri dall’hotel Universo della Capitale ha visto la partecipazione, diretta o indiretta, di diversi interlocutori, tra i quali il ministro per le Autonomie, Maria Stella Gelmini, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e il viceministro delle Infrastrutture, Teresa Bellanova. “Ci sono tante cose buone da fare – ha affermato Gelmini – , ma non ritengo superato l’impianto regionalista che la Costituzione ci assegna e la necessità reale di una collaborazione tra lo Stato centrale e le Regioni”. Il ministro ha poi ricordato le parole che il premier Mario Draghi ha detto a Sorrento in occasione del Forum per il Sud: “il Mezzogiorno come hub di innovazione e di logistica industriale del Mediterraneo”.

Eppure, proprio quell’occasione si è rivelata per Claudio Signorile, già vicesegretario del Psi ed ex ministro per il Sud, attuale leader del movimento Mezzogiorno Federato, “inutile nelle sue conseguenze, perché c’erano il Governo e le imprese, ma non c’erano le Regioni che sono la realtà che hanno i poteri normativi sull’energia, sul sistema dei trasporti e sulle infrastrutture. Per questo ci deve essere un interlocutore forte, non possono essere le singole Regioni. Ci stiamo riunendo perché Mezzogiorno Federato sta decidendo di passare all’azione che è un’azione politica, di collegamento”.

Il Mezzogiorno rappresenta “una sfida centrale” anche per il ministro Orlando, per il quale “abbiamo la necessità di far crescere le infrastrutture sociali, perché risalire negli indicatori sociali significa rafforzare anche la competitività economica”. Di infrastrutture e del loro “ruolo cruciale” ha parlato anche il viceministro Bellanova: “siamo tutti consapevoli del divario della dotazione infrastrutturale del Mezzogiorno e quella di altre aree del Paese, per qualità e quantità. Il potenziamento delle connessioni fisiche e immateriali è fondamentale per garantire coesione con le altre regioni, per rendere più attraente il Mezzogiorno per i capitali e i flussi turistici. Per questo è cruciale un forte impegno pubblico, privato e politico, capace di affrontare la sfida della sostenibilità sociale, ambientale e economica, della decarbonizzazione e della digitalizzazione”.

Tra gli interventi che si sono susseguiti all’hotel Universo, anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, la cui visione di “un Mezzogiorno federato è quello che riesce a rappresentarsi con i presidenti delle Regioni e i sindaci che raccontano agli investitori le opportunità delle loro Regioni, non solo i problemi. Iniziative come questa sono utili a far crescere la consapevolezza che davanti a noi si aprono scenari che mai ha sperimentato il Mezzogiorno. Il Paese è arrivato tardi all’appuntamento con il Pnrr, la cui parte migliore è quella di imporci le riforme da fare. Cogliamo almeno questa opportunità”.

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