Pesca del tonno rosso in Sicilia, Lega: “Provvedimenti del Governo discriminano le imprese Siciliane”

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L’europarlamentare della Lega Annalisa Tardino: “Escluse tutte le imbarcazioni delle Direzioni Marittime di Palermo e di Catania”

Trovo sbagliato e discriminatorio l’approccio che il Governo ha inteso assumere in merito alla ripartizione della consistenza residua della quota di cattura accessoria del tonno rosso. Tramite due decreti, del 26 e 28 maggio scorsi, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha, infatti, deciso di escludere tutte le imbarcazioni delle Direzioni Marittime di Palermo e Catania“. Questa la nota di Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega e componente della Commissione Pesca del Parlamento europeo.

Ciò che ci lascia perplessi è la totale assenza di concertazione con le parti – aggiunge Tardino -. Il Governo PD-5 Stelle decide su settori chiave della nostra economia e, come da prassi, lo fa senza consultare le categorie coinvolte. I provvedimenti citati sono senza precedenti e discriminano le imprese di pesca siciliane, storicamente impegnate in maniera massiva nella pesca ai grandi pelagici, creando un grave danno alla categoria, già messa in ginocchio dalla crisi. E qualcuno ha ancora il coraggio di dire che è la Lega a non fare abbastanza per il Sud o per le Isole, quando i fatti dimostrano proprio il contrario. Ebbene, il Ministero è stato sollecitato più volte alla risoluzione dell’annosa questione della carenza di quote destinate alle imbarcazioni che annoverano la quasi totalità delle catture accessorie, ma non solo non ha risolto il problema, anzi, oggi danneggia solo gli operatori siciliani, maggiormente colpiti da tutti i provvedimenti di restrizione relativi alla pesca dei grandi pelagici in generale“.

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