“La Chimera”, la clinica psichiatrica di Reggio Calabria ha chiuso i battenti. “Abbandonati da Asp e Regione Calabria” [FOTO E VIDEO]

clinica la chimera camini
StrettoWeb

La clinica psichiatrica “La Chimera” è a rischio fallimento: la segnalazione di Giuseppe Zurzolo e l’ultimatum all’Asp di Reggio Calabria

Un’eccellenza calabrese a livello nazionale che per negligenza della politica locale rischia il fallimento. La clinica “La Chimera”, con sede a Camini – paesino in provincia di Reggio Calabria – è da anni un riferimento per pazienti psichiatrici gravi, alcuni dei quali non possono stare in un carcere ma solo in strutture specializzate come questa. Il complesso oggi è destinato alla chiusura perché non riceve i finanziamenti per stipendiare lo staff da aprile 2018. Infatti, nel marzo 2018 la clinica non avrebbe superato a pieno un’ispezione dei Nas, venendo incontro all’obbligo di sopperire ad alcune necessità: la struttura comunque ha eseguito in circa trenta giorni i lavori necessari a ripristinare quei locali ritenuti non idonei, chiedendo a sua volta una nuova ispezione di controllo che però la commissione regionale non ha mai mandato. Per tale motivo, secondo quanto raccontato ai microfoni di StrettoWeb dal vicepresidente Giuseppe Zurzolo, La Chimera da quella data non avrebbe potuto più lavorare ufficialmente (e dunque ricevere i finanziamenti per dipendenti e spese di struttura) proprio per colpa di chi quella ispezione avrebbe dovuto mandarla.

Per oltre un anno la situazione non è cambiata e grazie al sacrificio di tutti, La Chimera ha continuato regolarmente ad assistere i pazienti ovviamente in mezzo a tante difficoltà per un’azienda costretta ad autofinanziarsi. Fino ad arrivare alla chiusura il 5 novembre 2019 e alla necessità di licenziare tutti i suoi 22 lavoratori. Il caso, di cui anche la redazione de Le Iene se n’è recentemente occupata, ha subito degli sviluppi.

Tramite la rappresentate legale Maria Dichera, i proprietari de La Chimera hanno inviato un ultimatum ai Commissari Prefettizi e al dirigente dell’Asp di Reggio Calabria per adempiere ad “un credito di 768.204,80 per prestazioni sanitarie rese da agosto 2018 a ottobre 2019”. L’avvocato continua: “Nonostante il sollecito del commissario Cotticelli per il piano dei rientri dei disavanzi della sanità calabrese, affinché la mia cooperativa venisse immediatamente liquidata ad oggi nulla da parte dei Commissari Prefettizi dell’Asp di Reggio Calabria è stato fatto. Se nell’arco di 10 giorni dal ricevimento della presente non verranno liquidate le spettanze dovute, sarò costretta mio malgrado a scrivere alla Corte dei Conti, al Ministro Speranza ed al Ministro di Grazia e Giustizia”. Dichiera infine “chiede che venga fatta luce sul non operato dei commissari prefettizi, sul mancato pagamento delle fatture emesse, sulle responsabilità di chi dovrà pagare in futuro tutti gli interessi che chiederò all’Asp di Reggio Calabria per il fallimento della mia cooperativa”.

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