Mancava un’ora al fischio iniziale e fuori dallo stadio c’era già fermento quando all’ingresso della tribuna est è accaduto un episodio che vale la pena raccontare
Il calcio unisce. Sempre. A volte divide, purtroppo. Ma la sua anima, quella vera e naturale, non può far altro che unire e motivare, tutti spinti da un’unica passione: quella per lo sport. Ed è quello che è avvenuto oggi al Granillo, dentro e fuori dallo stadio. Perché se sugli spalti i tifosi del Bari sono riusciti a farsi applaudire dai reggini, fuori non sono stati da meno e hanno commosso i sostenitori della squadra avversaria. Mancava un’ora al fischio iniziale e fuori dallo stadio c’era già fermento. I baresi, un gruppo di almeno trecento persone, erano nei pressi dell’ingresso alla tribuna est. Alcuni di loro, alzando gli occhi verso i palazzi adiacenti, hanno visto un anziano signore su un balcone. L’uomo, su una sedie a rotelle, guardava l’impressionante afflusso di tifosi con quell’orgoglio negli occhi che Reggio Calabria sta finalmente riscoprendo in una stagione quasi da sogno.
Qualche tifoso del Bari, vedendo l’anziano sulla sua sedie a rotella, con un plaid a coprire spalle e gambe, ha incitato gli altri a rivolgergli un saluto e tutti insieme gli hanno regalato un applauso che ha commosso e lasciato senza parole i presenti. L’uomo, che ha abbozzato un sorriso, è diventato il simbolo di uno sport tutto da vivere: quello di chi lo affronta con passione, con orgoglio, con la voglia di incontrarsi prima ancora che di scontrarsi. Oggi ha trionfato la sportività, quella fatta di piccoli gesti che restano nel cuore. Potevamo non raccontarvi questo episodio che poco ha a che vedere con la cronaca sportiva, ma è il breve racconto di un momento che valeva la pena far conoscere, dopo averlo visto con i nostri occhi.