Messina, tragedia a Furci Siculo: strangola la fidanzata e chiama il 112. “Venite, l’ho uccisa”

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Tragedia a Furci Siculo: giovane donne uccisa dal compagno

Tragedia stamattina a Furci Siculo (Messina). Una giovane donna è morta strangolata dal compagno con cui conviveva. Ad allertare i carabinieri sarebbe stato lo stesso assassino. Secondo quanto si apprende, l’uomo, studente di medicina e originario di Vibo Valentia, avrebbe soffocato la donna, Lorena Quaranta, 27 anni originaria di Agrigento, al termine di una lite e poi in stato confusionale avrebbe allertato il 112. La tragedia si è consumata in un appartamento in via delle Mimose, una zona residenziale alla periferia del paese. L’assassino si chiama Antonio De Pace. Sul posto sono intervenuti gli investigatori e il medico legale. La Procura di Messina ha aperto un’inchiesta coordinata dal Procuratore Maurizio de Lucia. L’uomo adesso si trova al Policlinico di Messina, dove è sorvegliato dai militari dell’Arma. Anche la giovane donna studiava Medicina all’Università di Messina.

Il sindaco: “Chi si macchia di simili gesti deve marcire in galera”

“E un dramma nel dramma. Stamattina ci siamo svegliati con la notizia di questa tragedia. Siamo sconvolti“. Commenta all’Adnkronos Matteo Francilia, il sindaco di Furci Siculo.  “Non conoscevo né la vittima né l’assassino – spiega il primo cittadino che si è recato immediatamente sul posto -. Dalle poche notizie che ho potuto raccogliere pare che entrambi non fossero originari di Furci Siculo. Confidiamo nel lavoro dei carabinieri e della magistratura per fare luce su quanto accaduto, ma ogni forma di violenza, ancora di più se commessa ai danni di una donna – precisa il sindaco leghista –, va condannata senza se e senza ma. Chi si macchia di simili gesti deve marcire in galera. La nostra comunità da sempre è in prima linea nel contrasto alla violenza di genere, abbiamo istituito un centro di ascolto e anti-violenza, ecco perché una simile notizia ci addolora profondamente”.

Il cordoglio del Rettore per il femminicidio della giovane Lorena Quaranta, studentessa dell’Ateneo: ” dramma della convivenza forzata”

Il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, avendo appreso della drammatica notizia di un ulteriore femminicidio che vede coinvolta Lorena Quaranta, una studentessa del 6° anno del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Messina, esprime profonda tristezza e dolore, a nome di tutta la comunità accademica, per quanto accaduto ed è vicino alla famiglia ed agli amici della giovane donna.

“Nella condizione emergenziale che stiamo vivendo, esperti di settore avevano sottolineato il rischio che la convivenza forzata potesse acuire i conflitti familiari.  Rimane una profonda amarezza, dice il Rettore, nel dover constatare che purtroppo ancora una volta una vita è stata spezzata per femminicidio e confido pienamente nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine. In questo contesto la Ministra per le Pari Opportunità, Elena Bonetti, aveva ritenuto necessario porre con forza l’attenzione sulle donne, quelle fragili e in difficoltà. Anche il nostro Ateneo su sollecitazione della CRUI ha  aderito all’iniziativa promossa dal Ministero stesso e darà il massimo risalto, attraverso i suoi canali, alla campagna antiviolenza e alla diffusione del numero 1522, attivo 24 ore su 24. Sempre nell’ottica della prevenzione l’Università di Messina ha messo a disposizione, già dall’inizio della fase emergenziale, qualificate risorse umane e tecnologiche per attivare un servizio di supporto psicologico, disponibile per donne e uomini che si trovano in difficoltà”.

Maggiori dettagli sono disponibili al link https://www.unime.it/it/centri/cerip/come-affrontare-il-coronavirus-consulenza-psicologica-online

 
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