L’ultima giravolta di Lamberti Castronuovo: la riunione col Centrodestra e dopo poche ore l’incontro con Falcomatà [FOTO]

  • incontro lamberti falcomatà
  • incontro lamberti falcomatà
  • incontro lamberti falcomatà
  • incontro lamberti falcomatà
/
StrettoWeb

Elezioni Comunali Reggio Calabria, l’ultima giravolta di Lamberti in vista del ballottaggio

Poteva essere il candidato a Sindaco per il Centrodestra, sfidando Falcomatà. Invece poi è arrivato Minicuci. E da quel momento Edoardo Lamberti Castronuovo ha visto sfumare la possibilità di una (nuova) candidatura. Adesso, in vista del ballottaggio, cerca un’altra collocazione. Sabato sera ha invitato nella propria villa di Pellaro un ristretto gruppo di amici e conoscenti, tra cui Angela Marcianò che ovviamente ha declinato e non ha partecipato. “Credo sia opportuno un confronto prima privato e poi pubblico tra un po’ di amici (non necessariamente con le stesse idee). […] Il democratico confronto può solo essere utile in una scelta estremamente difficile. D’altra parte i risultati hanno parlato chiaro. Nessuna scelta il popolo ha fatto! Parliamone” ha scritto nell’invito. All’incontro hanno partecipato molti avvocati, professionisti e politici che hanno ricoperto importanti incarichi istituzionali sul territorio. Si è parlato in modo esplicito di un sostegno a Minicuci, in piena coerenza con l’impegno politico che negli ultimi anni ha visto Lamberti protagonista nel Centrodestra, con cui è stato eletto nell’estate 2016 consigliere metropolitano, unico reggino della coalizione.

A sorpresa, però, nel tardo pomeriggio di ieri mentre in città si abbatteva un acquazzone, lo stesso Lamberti è stato avvistato in un bar del centro cittadino insieme a niente popò di meno che il Sindaco uscente, Giuseppe Falcomatà, il consigliere comunale del Pd (uscente e già rieletto) Rocco Albanese e il segretario della UIL di Reggio Calabria Nuccio Azzarà. In base alle indiscrezioni raccolte dalla nostra Redazione, all’incontro si è parlato esplicitamente di un sostegno da parte di Lamberti all’uscente Falcomatà.

E’ l’ultima giravolta del medico ed editore reggino, uomo di grande cultura e da sempre impegnato anche nel sociale in città, con quel pallino per la politica che negli ultimi 30 anni l’ha sempre visto ondeggiare un po’ di qua e un po’ di là. Sul primo palco reggino di Forza Italia, all’inizio degli anni ’90 aveva sposato il progetto berlusconiano per poi trovarsi nel 1996 tra i coordinatori dei Comitati “Prodi per la Calabria”. Candidato al senato nel 1994 e ricandidato alle elezioni del 1996, non è riuscito a spiccare il volo verso il parlamento. Assessore comunale dell’ultima Giunta di Italo Falcomatà (2001-2002), nel 2007 ha sfidato Scopelliti da candidato Sindaco. E anche in quell’occasione ha rimediato una sonora sconfitta. Poi ha trovato la sua dimensione con l’incarico di Assessore ai Beni Culturali e alla Legalità della Provincia nel 2011 come esterno della Giunta di Giuseppe Raffa. Da uomo di cultura, si è speso molto e bene consentendo alla città di ottenere risultati importanti e tangibili (basti pensare alla realizzazione del Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”). Nel 2012 è stato eletto Sindaco di San Procopio, dove poi non è riuscito a confermarsi perdendo la successiva tornata amministrativa. Intanto ha aderito al nuovo progetto politico di Forza Italia in città, e così è stato eletto consigliere della Città Metropolitana.

Adesso gli incontri simultanei con esponenti del “suo” centrodestra e con l’uscente Falcomatà, emblema del disastro amministrativo e politico di una città ridotta in condizioni mai così degradate, come lo stesso Lamberti ha più volte denunciato negli ultimi anni. E così chiunque vincerà lo spareggio, ci sarà il poliedrico imprenditore a rivendicarne il sostegno. E forse qualche incarico di primo piano. Ruolo che magari il dottore meriterebbe a prescindere, anche qualora rimanesse coerente con una scelta di campo. Perchè se Thomas Stearns Eliot diceva che “L’ultima tentazione è il peggiore dei tradimenti: fare la cosa giusta per il motivo sbagliato“, la chiosa migliore è la citazione di Giulio Cesare che recitava: “Amo il tradimento, ma odio il traditore“.

Condividi