Un vero e proprio massacro a Lekki, Nigeria, città nella quale le proteste pacifiche dei cittadini che chiedono la fine delle violenze della SARS sono state represse nel sangue dall’esercito
Nigeria, massacro Lekki: l’esercito spara sui manifestanti #EndSARS – Sono ore di terrore in Nigeria per qunto sta accadendo nello stato del Lagos. Sui social è diventato virale l’hashtag #LekkiMassacre, accompagnato dall’#EndSARS, già tristemente famoso da diversi giorni. Le due tematiche sono collegate agli eventi accaduti nelle ultime ore a Lekki, città situata nel sud-est del Lagos, nella quale è avvenuto un vero e proprio massacro: l’esercito ha aperto il fuoco contro dei manifestanti pacifici che chiedono lo scioglimento della SARS (un corpo speciale di polizia accusato di violenze). I social sono pieni di foto e video che ritraggono la paura al suono degli spari, poi il dramma di morti e feriti.
Nigeria, massacro Lekki: l’esercito spara sui manifestanti #EndSARS – Nel Lagos si protesta per ottenere maggiore libertà. L’hashtag #EndSars, visto anche in Serie A nelle esultanze dei calciatori Simy (Crotone) e Osimhen (Napoli), è stato creato per rendere virali le notizie dei soprusi della SARS (Special Anti-Robbery Squad), un corpo speciale della polizia incaricato di prevenire furti e rapine, ma che si è reso protagonista nel tempo di uccisioni, torture, stupri, estorsioni e arresti illegali abusando del proprio potere. Lo scorso 3 ottobre un video nel quale un ufficiale SARS spara ad un giovane uccidendolo è diventato virale ed ha fatto nascere il famoso hashtag #EndSARS.
Nigeria, massacro Lekki: l’esercito spara sui manifestanti #EndSARS – Da quel giorno le proteste si sono moltiplicate, trovando anche l’appoggio di personaggi dello spettacolo e dello sport di tutto il mondo che hanno un legame con l’Africa. Il capo di stato Muhammadu Buhari è stato costretto dunque a sciogliere la SARS, ma la popolazione ha chiesto una vera e seria riforma delle forze di polizia per evitare in futuro nuovi abusi di potere. Proteste che il governo ha deciso di reprimere nel sangue come nel massacro di Lekki.
The waving of Nigerian flag didn’t even stop them, they still went ahead and shot peaceful protesters at Lekki toll gate #LekkiMassacre #LekkiGenocide
— Adedoyin (@msadedoyin_) October 21, 2020