Covid, bimbo di 10 anni muore a Torino: aveva la rabdomiolisi e soffriva di crisi epilettiche

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Covid, il piccolo era ricoverato in Terapia intensiva dell’ospedale Regina Margherita di Torino

E’ deceduto questa mattina alle 5:55 il bimbo di 10 anni affetto da Covid e ricoverato in Terapia intensiva dell’ospedale Regina Margherita di Torino. Il piccolo paziente era stato trasferito nella tarda mattinata di ieri dall’ospedale di Mondovì in condizioni già molto gravi, era arrivato in ospedale con ipotermia, rabdomiolisi, dolori muscolari importantissimi agli arti inferiori e sospetta miocardite innescati dal virus. Ieri era iniziato fin da subito il trattamento specifico contro il Covid fino ad arrivare alla dialisi. Purtroppo, tutti i tentativi si sono rivelati inutili. Il paziente non era vaccinato per recenti precauzioni di salute, ma viveva in una famiglia di vaccinati.

Il bambino “aveva avuto pregresse crisi epilettiche“, ha spiegato la direttrice del Dipartimento di Patologia e Cura Franca Fagioli, sottolineando che “non è descritto” se l’epilessia possa essere considerata un’aggravante nell’infezione da Covid. “Da 3-4 giorni stava male a casa ed è stato portato all’ospedale di Mondovì. Riscontrata la gravità delle sue condizioni, nella tarda mattinata di ieri, è stato trasferito al Regina. Al momento non sappiamo se sia stato contagiato dalla variante Delta od Omicron. È stato trattato anche con il cortisone, ma non con gli anticorpi monoclonali, perché non hanno indicazione per trattamenti così tardivi“.

Avrebbe compiuto 11 anni a marzo, “il piccolo, che non era vaccinato, prima di contrarre l’infezione da Sars-CoV-2 non aveva altre patologie. Come unico elemento sono stati riferiti episodi di crisi epilettiche. Abbiamo quindi chiesto l’autopsia“. Lo riferisce all’Adnkronos Salute Franca Fagioli, direttrice Dipartimento pediatrico, ospedale infantile Regina Margherita, Città della Salute e della Scienza. “Il bambino è diventato Covid-positivo qualche giorno fa al suo domicilio – ricostruisce la specialista – Dopo poco ha avuto febbre, nausea, vomito e dolori muscolari importanti. E’ stato per questo portato all’ospedale di Mondovì la notte scorsa, dove è arrivato con un quadro di rabdomiolisi, un evento che si può avere dopo infezioni virali, in particolare scatenato dal virus dell’influenza. In questo caso dal Covid. Il bambino è stato quindi trasferito immediatamente da noi, perché siamo centro di primo livello con terapie intensive“. Il piccolo paziente, continua la dottoressa, “è arrivato ieri a fine mattinata in condizioni già molto precarie ed è stato ricoverato immediatamente in terapia intensiva Covid, dove è stato curato per la rabdomiolisi acuta “. Il bimbo però “non è mai migliorato, ma è andato via via peggiorando e purtroppo alle 5.55 è deceduto”. 

Per Alessandra Conio, responsabile della Terapia intensiva pediatrica del Regina Margherita “l’aggressione dei tessuti e’ stata molto violenta e nonostante le cure prestate il piu’ velocemente possibile, il bimbo non ce l’ha fatta. Questo e’ un caso raro in cui il Covid non attacca i polmoni, ma e’ ugualmente fatale“.

La Direzione Aziendale della Città della Salute di Torino si stringe alla famiglia in questo momento di profondo dolore“. Così, in una nota, la Città della Salute di Torino di cui fa parte il Regina Margherita, l’ospedale infantile dove è deceduto il piccolo.

Siamo un piccolo paese dove tutti si conoscono. Una tragedia incredibile, inspiegabile. Siamo sconvolti“. Cosi’ Enzo Dho, sindaco di Nucetto, il paese di quattrocento abitanti in provincia di Cuneo dove viveva il bambino di dieci anni morto per Covid all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. “Era intelligente e allegro“, lo ricorda il primo cittadino, che esprime “il piu’ profondo cordoglio alla famiglia a nome dell’amministrazione comunale e di tutta la comunita’ dei nucettesi” Il bimbo frequentava la quinta elementare nella scuola del paese, in questi giorni chiusa per le tante classi in quarantena. Il Comune nelle prossime ore proclamera’ il lutto cittadino.

È una notizia che non avremmo mai voluto apprendere, una tragedia per la famiglia a cui ci stringiamo forte, ma anche per la nostra regione che sta mettendo in campo ogni forza per proteggere da questo maledetto virus ogni cittadino, a cominciare dai più piccoli“. Queste le parole del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dell’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi sul bambino morto questa mattina per Covid all’Ospedale Regina Margherita di Torino.”Sappiamo dall’ospedale Regina Margherita che i genitori sono entrambi vaccinati, ma che non avevano ancora potuto richiedere la vaccinazione del bambino per ragioni legate al suo stato di salute. Una circostanza drammatica e profondamente dolorosa – prosegue Cirio – che speriamo con tutto il cuore possa far riflettere chi invece non ha impedimenti per vaccinare subito i propri figli. Pur nelle preoccupazioni comprensibili di ogni genitore, è fondamentale capire l’importanza di vaccinare i nostri bambini“.

Come possiamo vedere dall’ultimo aggiornamento della tabella pubblicata dall’ISS, prima di questo dramma, i bambini e ragazzini con meno di 19 anni morti con Covid in Italia dall’inizio della pandemia erano stati 38, a fronte di quasi 1 milione e 700 mila contagiati nella stessa fascia di età, per un tasso di letalità (numero di morti sui contagiati) dello 0,0022%, di gran lunga inferiore rispetto a quello dell’influenza:

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