Obesità infantile, è allarme in Sicilia: quasi la metà dei giovani non pratica né sport né attività fisica

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I bambini siciliani in sovrappeso sono il 23,2%, di cui il 13,9% dichiarabili obesi, il 42 per cento dei giovani siciliani non pratica né sport né attività fisica. Il deputato Ars De Domenico chiede di istituire una cabina di regia regionale per la promozione di interventi di educazione nutrizionale rivolti a bambini e famiglie, soprattutto in ambito scolastico

In Sicilia si registra un’incidenza dell’obesità infantile e del diabete superiore alla media nazionale secondo Italian Diabetes e Obesity Barometer Report e studi analoghi –afferma in un comunicato Franco De Domenico, deputato del Partito Democratico all’assemblea regionale siciliana- conseguentemente, non desta sorpresa che la nostra Regione registri il maggior consumo di farmaci per il diabete, nonché il maggior tasso di mortalità in relazione a tale patologia.

In particolare, dalle suddette rilevazioni risulta che i bambini siciliani in sovrappeso siano il 23,2%, di cui il 13,9% dichiarabili obesi, inoltre, il 42 per cento dei giovani siciliani non pratica né sport né attività fisica.

Appare evidente, come il sovrappeso e l’obesità costituiscano un serio fattore di rischio per l’insorgenza di patologie cronico-degenerative nell’adulto, soprattutto se già presenti in età pediatrica e, pertanto, una capillare ed efficace azione di prevenzione comporterebbe un miglioramento in termini di salute collettiva, nonché una riduzione significativa dei costi sostenuti dal sistema sanitario regionale.

“Sarebbe auspicabile –continua Franco De Domenico- quindi, un’azione concreta e significativa in termini di risorse impiegate, di prevenzione, mediante la promozione di interventi di educazione nutrizionale rivolti a bambini e famiglie, soprattutto in ambito scolastico.

Ho presentato, pertanto –conclude De Domenico- una interrogazione all’Assessorato alla Salute Ruggero Razza per sapere se non ritenga opportuno istituire una cabina di regia che coordini le iniziative di prevenzione sistemica che veda coinvolti gli Assessorati dello Sport, del Turismo e dello Spettacolo e dell’Istruzione e della Formazione Professionale, insomma una task force che aggredisca il problema con la determinazione che la gravità dello stesso richiede”.

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