Belinelli e una delegazione NBA ricevuti dal Papa: l’impegno per la social justice promosso dal basket USA arriva fino in Vaticano

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Marco Belinelli e una delegazione di giocatori NBA ricevuti dal Papa: premiato l’impegno del basket USA per la giustizia sociale

Nei mesi scorsi l’NBA si è resa protagonista di una serie di iniziative importanti in materia di uguaglianza sociale, in grado di fare il giro del mondo. Dopo l’omicidio di George Floyd causato dalle violenze della polizia, il basket americano ha deciso di fermarsi, boicottando la gara Bucks-Magic, per poi dar vita ad una pacifica ma vibrante protesta richiedendo maggiori diritti e rispetto per gli afroamericani. L’NBA è stata la prima lega sportiva ad esporsi con forza al fianco del movimento ‘Black Lives Matter‘, lanciando messaggi attraverso i propri giocatori, tanto sui social quanto in campo. Lo sforzo del basket americano è diventato ben presto virale, coinvolgendo atleti di altri sport e di diverse parti del mondo. Episodio arrivato fino a Papa Francesco, che avrà sicuramente sorriso.

Il Pontefice, grande appassionato di sport (calcio in primis), ha voluto invitare in Vaticano una delegazione dell’associazione giocatori NBA formata da 5 giocatori e la presidente Michele Roberts. Tutti i giocatori in questione si sono distinti per episodi ben precisi collegati all’iniziativa: l’azzurro Marco Belinelli, insieme a Kyle Korver, sono stati i due giocatori bianchi che maggiormente si sono esposti in favore del movimento afroamericano. Anthony Tolliver è uno dei giocatori più attivi all’interno del sindacato, le sue decisioni dunque hanno un peso importante nell’indirizzare i giocatori sull’azione pacifica messa in atto; Sterling Brown ha subito sulla sua pelle le violenze della polizia, colpito con un taser in auto mentre sostava in un parcheggio per disabili fuori da un supermercato; infine Jonathan Isaac, il primo a non inginocchiarsi durante l’inno nazionale e non indossare la maglietta a sostegno del movimento ‘BLM’, affidandosi piuttosto alle preghiere e all’aiuto di Dio.

Papa Francesco ha aperto le porte della Libreria Papale al Palazzo Apostolico ai giocatori NBA poco dopo le 12, per un colloquio riservato solitamente a personalità politiche di grande importanza. “Siamo estremamente onorati di aver avuto l’opportunità di venire in Vaticano e condividere le nostre esperienze col Santo Padre – ha detto Kyle Korver -. La sua apertura mentale e la sua volontà di discutere di questi argomenti è una fonte d’ispirazione e la conferma che il nostro lavoro ha un impatto globale. Per questo dobbiamo andare avanti”. “Questo incontro convalida la forza della voce dei nostri giocatori – ha detto Michele Roberts -. Il fatto che uno dei leader più influenti del mondo voglia avere una conversazione con loro dimostra l’influenza che i nostri giocatori hanno. L’impegno continuo dei nostri giocatori per servire e supportare le loro comunità rimane una fonte d’ispirazione”.

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