Elezioni, il Centro/Destra chiude la campagna elettorale di Jole Santelli a Reggio Calabria con Cannizzaro e Giorgio Mulè e lancia la sfida per il Comune: “dopo la Regione risolleveremo anche la Città” [FOTO, VIDEO e INTERVISTE]

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Elezioni Regionali Calabria, la chiusura della campagna elettorale del Centro/Destra a Reggio nella sede del coordinamento provinciale di Forza Italia

Nella sede del coordinamento provinciale di Forza Italia, a Reggio Calabria, di fronte a centinaia di simpatizzanti e militanti con tanto di maxischermo sulla strada antiastante la sede del partito, il Centro/Destra ha concluso la campagna elettorale per Jole Santelli. Un Francesco Cannizzaro in grande spolvero ha fatto gli onori di casa esaltando il ruolo di Jole Santelli e ringraziandola per aver chiuso la campagna elettorale proprio a Reggio, dove la aveva già aperta. Cannizzaro ha poi stuzzicato il Pd: “abbiamo deciso di chiudere qui la campagna elettorale non appena abbiamo saputo che veniva Zingaretti a 50 metri dalla nostra sede, nella sala Calipari del Consiglio Regionale a parlare di cambiamento, come se fino a oggi hanno governato dei marziani. E volevamo fargli sentire la nostra voce: caro Pd, stiamo arrivando. Fatevi l’ultima festa in quel palazzo, ma noi siamo qui pronti alla vittoria“. Molto più pesante con Nicola Morra: “l’unico impresentabile sei tu: sciacallo, continui ad utilizzare il ruolo istituzionale per strumentalizzazioni politiche. Preparati perchè neanche stavolta riuscirete ad entrare nel Consiglio Regionale, e saremo proprio noi ad azzerare con i nostri contenuti, con i nostri principi, con i nostri valori e con i nostri uomini e donne credibili e validi, tutta la classe dirigente imbarazzante del Movimento 5 Stelle“.

Cannizzaro si è focalizzato anche su Reggio Calabria: “Zingaretti ha rilanciato Falcomatà: speriamo davvero che ricandidino lui a Sindaco, così avremo la strada spianata per la vittoria. Stiamo già lavorando per un’alternativa che restituisca una guida dignitosa a questa meravigliosa e straordinaria città che non merita di essere trattata così. Sono stati degli incapaci, hanno ridotto questa città ai minimi termini. Noi siamo orgogliosi di essere reggini, a volte però ci si vergogna quando vengono ospiti da fuori per le condizioni in cui l’hanno ridotta. E sono convinto che anche a Reggio Calabria riusciremo, tutti insieme come Centro/Destra unito, a risollevare le sorti di questa nostra città“.

Dopo gli interventi di Luigi FedeleMassimo Ripepi e Maurizio D’Ettore, è intervenuto il portavoce unico dei gruppi di Camera e Senato per Forza Italia, capogruppo di Forza Italia nella Commissione di Vigilanza RAI e Responsabile Nazionale dei Dipartimenti del partito azzurro, Giorgio Mulè.

Mulè ha trascinato il pubblico: “Stasera si conclude la campagna elettorale ma inizia la stagione più bella. Tutto è cominciato a Reggio Calabria e tutto finisce a Reggio Calabria perchè è da qui che riparte la Calabria, è da qui che si rimettono le ali a questa Regione. Questa città rappresenta plasticamente il fallimento di un’amministrazione regionale e comunale. E’ oggettivamente umiliante arrivare a Reggio Calabria e vedere che mancano soltanto le diligenze, perchè non si può andare per strada con le macchine. Il tessuto urbano è forato peggio e come la groviera. Non serve chissà che, servirebbe solo un sindaco capace, invece avete un sindaco incapace. Io amo Reggio Calabria: è una città che frequento e che ho nel cuore. Sono onorato di essere qui accanto a Jole, che è in Forza Italia da 26 anni. Jole è qualità costante nel tempo, è la dignità e l’integrità che vengono coniugate alla politica. E’ una donna che non ha mai deviato da un percorso politico ispirato a valori: quando ci si riconosce in quei valori, non c’è stagione politica che tenga. Ci sono quei valori e rimarranno sempre. Jole è capacità, professionalità. Quegli ignoranti che bestemmiano sulla Costituzione, disconoscendo l’Articolo 27 che recita che ogni cittadino è innocente fino a prova contraria, cioè fino a condanna definitiva, non sono normali. Raffa l’hanno lasciato appeso, non è normale che non abbia neanche una sentenza di primo grado. Il garantismo è un valore fondamentale di ogni Stato di Diritto e per noi è molto importante mantenere questi valori. Il rilancio della Calabria passa dal lavoro, non dall’imbroglio del reddito di cittadinanza. Ma vi pare che la Calabria debba essere umiliata dal falso mito dell’assistenzialismo? Chi è bravo purtroppo se ne va, invece Jole lavorerà per farli restare dando opportunità, pensando la Regione non nel 2020 ma nel 2030, costruendo e dando le chiavi dello sviluppo a chi ha le idee. La gente calabrese non ha bisogno di denari, ma di fiducia e di normalità. Non abbiamo bisogno di fenomeni o di inventarci chissà quale ricetta: è banale. Come dice sempre Jole, basta la normalità. Fin quando saremo costretti a parlare ogni giorno di legalità, basta! Basta! La legalità è qualcosa che ci appartiene a prescindere, noi dobbiamo guardare avanti. Questa roba ci ha portato indietro di 20 anni. L’apporto del reddito di cittadinanza sul meridione è nullo: è un delitto per questa società pensare di continuare a gestire la società con i commissari. Anche lì ci sono le eccellenze, ma non psosono essere l’eccezione: devono essere la regola della Calabria. Penso a Pippo Callipo e al Movimento 5 Stelle. Io già me li immagino lunedì mattina: gli uni insieme all’altro. I grillini volevano aprire il parlamento come una scatoletta di tonno. Lunedì Callipo gliela offrirà e loro la apriranno! Jole deve cambiare una lettera al suo nome: con la S al posto della J deve diventare il Sole di questa città, portare luce alla Calabria. Questa persona rinuncia a un posto da parlamentare per tornare nella sua terra: ha il grande difetto di amare in modo sconfinato la sua Calabria, rimettendosi in discussione dopo decenni di attività parlamentare con il più grande e il più alto atto d’amore che poteva fare. Tornare in Calabria per mettersi al servizio della sua Regione. Avrete un Presidente della Regione con le palle, e così Jole andrà a Roma a pretendere la continuità territoriale che garantisca voli a tariffe competitive. Questa terra è straordinariamente attrattiva, ci vuole solo intelligenza e umiltà per valorizzare le risorse del territorio”.

Infine Jole Santelli, con un filo di voce ed enorme fatica, stremata da una campagna elettorale estenuante, ha raccolto gli applausi del pubblico: “noi alla Regione ci andiamo con le mani libere, non ci chiuderemo in un palazzo di vetro. Voglio una Calabria rock”. La Santelli ha confermato l’importanza del garantismo per Forza Italia dando “un grande abbraccio a Peppe Raffa. Per Morra tutta la Calabria è un orrore: torni a Genova. A me lezioni di legalità non le può dare, ha fatto una vergogna. Io la legalità non la predico, la pratico. La legalità non è un prerequisito di qualcosa, è un valore di educazione che ci consente di guardarci allo specchio. Io ho sempre diffidato dai santoni della legalità e continuo a diffidarne assai“.

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